SAN PIETROBURGO – INFERNO IN UN VAGONE DELLA METRO: UN’ESPLOSIONE PROVOCA 10 MORTI E 50 FERITI, MA IL BILANCIO È PROVVISORIO. CACCIA A DUE UOMINI. TROVATO UN ORDIGNO INESPLOSO

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    E’ al momento di 10 morti e 47 feriti il bilancio provvisorio del terribile attentato avvenuto oggi nella stazione metro di San Pietroburgo, in Russia. La terribile esplosione è avvenuta circa alle 2.40 ora locale (l’una e quaranta in Italia) nel tunnel della metropolitana, fra le stazioni Tekhnologicheskiy Institut e Sennaya Ploshad. Veronika Skvortsova, ministro della Salute, ha poi precisato che sette persone sono morte sul luogo dell’esplosione, una mentre veniva portata in ospedale, ed altre due sotto i ferri, nel tentativo disperato da parte dei medici di salvarle. Sei feriti restano in gravi condizioni. Un uomo (vestito di nero, con un cappello e la barba), ripreso dalle telecamere di sorveglianza (video poi rilanciato dai media televisivi sovietici), ha lasciato in un vagone una valigetta, pochi istanti dopo la tragedia. L’agenzia di stampa Interfax ha diffuso la notizia che le forze dell’antiterrorismo sarebbero sulle tracce di due persone in fuga. Pochi minuti dopo la deflagrazione sul posto sono accorse 17 squadre di soccorso per aiutare i feriti e le persone in difficoltà. E tutte le stazioni della metro sono state chiuse. Sul luogo anche gli artificieri che, come poi riferito dal portavoce del comitato nazionale antiterrorismo Andrei Przhezdomsky, presso la stazione di Ploshad Vosstaniya (Piazza della rivoluzione), hanno rintracciato e disinnescato anche un secondo”ordigno rudimentale”. Nella bellissima città russa, che ha proclamato 3 giorni di lutto, erav in visita il presidente Putin che, dopo essere stato informato dell’accaduto si è recato sul posto dichiarando che: “Non è esclusa nessuna pista: sia quella terroristica, che quella criminale”. Sul fronte delle indagini, la portavoce del Comitato inquirente russo, Svetlana Petrenko, ha sottolineato che gli investigatori, pur continuando a non escludere versioni diverse, considerano l’esplosione come un atto terroristico.

    M.