SAVE THE CHILDREN : AUMENTO DELLA POVERTA’ TRA I MINORI IN ITALIA- DI CHRISTIAN DE LUCA

Sono allarmanti gli ultimi dati di Save the Children, un organizzazione internazionale e indipendente fondata nel 1919, per la protezione da pericoli e la promozione dei diritti dei bambini. I dati “dell’Atlante dell’infanzia” parlano chiaro, in Italia sono 1,4 milioni i bambini che vivono in condizioni di assoluta povertà. Tali risultati sono estratti da differenti variabili come : istruzione, condizioni economiche, presenza di spazi di svago. Parliamo dall’istruzione, cominciamo nel dire che l’Italia è il primo Paese nel Unione Europea ad avere la più alta percentuale di ragazzi che abbandonano gli studi alla conclusione della scuola media, il dato è a 17 %. La scuola in Italia è “dimezzata”, ovvero è quasi scomparso del tutto l’orario prolungato fino al primo pomeriggio. Se, gli istituti fossero aperti ad orario continuato, si potrebbero usare per attività extra scolastiche per bambini e ragazzi, aumentando l’opportunità di spazio per lo svago e il gioco. Riguardo alla lettura e alla frequentazione di musei o mostre. La lettura di libri ha ricevuto un duro colpo lo scorso anno, il 47,9 % tra bambini e ragazzi non ha letto nemmeno un libro : possiamo paragonare in un gruppo di bambini e ragazzi dai 6 ai 17 anni, 5 su 10 non leggono. Il 60,8 % dei bambini e ragazzi non ha visitato musei sempre nello scorso anno. L’aumento della povertà minorile è colpa anche della crisi economica, che colpisce duramente il nostro Paese. A riguardo, il 68% della famiglie italiane ha dovuto riportare tagli alla spesa di alimenti. Le città sono sempre più numerose, diverse sono le famiglie con bambini che vivono in appartamenti sovraffollati : nel solo 2013 sono 65 mila nuclei famigliari che sono a rischio di sfratto dalla loro abitazione per problemi di morosità. Se, non bastasse sono 51,6 % le famiglie che non possono permettersi una settimana di vacanza nell’arco di un anno. I bambini sono sempre più soli e chiusi nelle loro abitazioni dato che, nelle nostre città diminuiscono sempre di più spazi e luoghi dove è possibile svagarsi e incrementare le relazioni tra coetanei, pensiamo per esempio a zone verdi come, parchi o luoghi di gioco come, ludoteche. Nelle nostre città vive il 37% dei bambini, ovvero 3,7 milioni. A risentirne sempre di più sono le periferie di molte delle nostre città, luoghi abbandonati e lasciati al loro disagio, come commenta il direttore generale di Save the Children, Valerio Neri, “E’ sotto gli occhi di tutti il disagio di tante periferie,. Ci sono all’orizzonte dei margini di speranza, non tutto è perduto, con la campagna promozionale, “Illuminiamo il futuro” di Save the Children attraverso la costruzione e inaugurazione dei “Punti luce”, già 11 punti sono stati inaugurati quest’anno. I “Punti luce” sono scuole totalmente gratuite per dare un opportunità di crescita e di formazione a molti bambini, e come afferma il direttore generale di Save the Children, Neri, “è da qui che dobbiamo cominciare se vogliamo riaprire spazi di futuro e opportunità per l’infanzia nel nostro Paese”.