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Scuola, a Roma e nel Lazio l’iscrizione è un girone dantesco: è ‘sold out’. Forse è meglio la Dad

Un dedalo di scatole cinesi, per giunta, una scollegata all’altra. Così appare la situazione relativa ai circa 220 licei della Capitale dove, stando alla mole di domande di iscrizione giunte nelle varie segreterie, mediamente ciascun istituto vanta un esubero di almeno 100 studenti. 

Caos iscrizioni: oltre la carenza di posti, i presidi denunciano il sovraffollamento

Dal canto suo, legittimamente, l’Associazione Nazionale Presidi del Lazio, accanto alla già di per sé grave mancanza di strutture, con l’aggravio dettato dal Covid, pone in primo piano il problema del sovraffollamento.

Se la precauzione invita infatti ad accogliere non più di 23 alunni per classe, tuttavia la legge nazionale ne prevede invece fino a 27/30. Ma non solo.

Caos iscrizioni: a peggiorare la situazione l’approssimazione dei collegamenti web

Non da meno, oltre alla mancanza di posti, anche le difficoltà legate all’alternativa rappresentata dalla Dad. Un recente monitoraggio esteso a tuti gli istituti del Lazio e della Capitale, ha infatti rivelato che, soltanto il 44% di questi, è in grado di disporre di una rete internet, sufficiente a soddisfare le lezioni a distanza. Che poi, solo un terzo dei pochi licei serviti dal web, può contare sul servizio esteso ad ogni classe.

Così si sta pensando di approntare laddove possibile, dei container sia per supplire alla carenza dei posti, che agli allacci internet.

Caos iscrizioni: famiglie costrette a cercare istituti alternativi in altri quartieri

Intanto però le famiglie che si affannano per garantire ai propri figli il prosieguo degli studi, brancolano nel buio. E già perché, la mancanza di posti non delude soltanto la prima scelta, ma anche qualsiasi altra alternativa. In molti, affrontando sacrifici logistici immensi, cercano alternative in altri quartieri o, addirittura in aree differenti rispetto al proprio luogo di residenza. Insomma il caos più totale.

Caos iscrizioni: almeno con la Dad, male, ma si può studiare senza dover fare chilometri

Dunque al momento, che piaccia o meno, paradossalmente (internet permettendo), è proprio la didattica a distanza l’unica alternativa percorribile, per assicurare a ciascuno studente di proseguire il suo cammino verso una specializzazione. C’è quasi da esclamare: ‘fortuna’ il Covid…

Max