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Scuola, caos Lazio. I presidi: “Era meglio rimandare”. A Monterotondo gli studenti indicono uno sciopero ad oltranza “aspettando la Dad” – Video

“I due anni trascorsi ci hanno insegnato che una misura davvero efficace è quella di limitare, in vista del picco, i contatti tra le persone. La riapertura delle scuole, in un momento in cui gli studenti hanno appena iniziato a vaccinarsi o a fare i richiami, a seconda delle fasce d’età, ci preoccupa, così come preoccupa i presidi. Per questo chiediamo uno stop di 15 giorni, da recuperare poi a giugno, quando dovremmo essere fuori dall’emergenza”, questo, come scriviamo in un altro articolo, quanto afferma stamane dalla Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri che, d’accordo con le Regioni e numerosi ‘esperti’, non sono affatto d’accordo sul ritorni in presenza da oggi nelle scuole. 

Scuola, i presidi: “Sarebbe stato preferibile rinviare di due o tre settimane, il numero degli alunni positivi è in crescita”

Dal canto suo, come va ripetendo da giorni, l’Associazione Nazionale Presidi, continua a denunciare il serio rischio, di qui a 7 giorni, di arrivare a fino 200mila classi in Dad. Come ribadisce infatti il presidente dei presidi italiani, Antonello Giannelli, “A mio avviso sarebbe stato preferibile rinviare di due o tre settimane l’apertura. Ma allo specifico scopo di raggiungere alcuni obiettivi che in questo momento non sono raggiunti e questo avrebbe consentito di essere abbastanza sicuri di non chiudere più. Invece – continua Giannelli – in questo momento, abbiamo riaperto, la pandemia sta andando e il numero degli alunni positivi è in crescita”.

Scuola, i presidi: “C’è una previsione di 200mila classi in Dad entro 7 giorni da oggi”

Per meglio dare idea delle situazione, il responsabile dei presidi italiani racconta che “Stamattina sono stato a visitare una scuola molto all’avanguardia in cui un quarto delle classi era in Dad. C’è una previsione di 200mila classi in Dad entro 7 giorni da oggi. Una previsione facile da fare perché basta applicare una crescita di tipo esponenziale e si arriva subito a questi numeri. Quello che il governo non ha voluto fare lo farà comunque la pandemia: solo che la pandemia lo fa costringendoci, noi avremmo potuto ritardare l’apertura e rinforzare le nostre difese“.

Del resto, ribadisce Giannelli, ”Le regole ci sono e non è questo che spaventa, sono un fautore della vaccinazione e tra gli obiettivi che ponevo in un lasso di tempo breve c’era l’innalzamento della percentuale di vaccinati, bassa tra i più piccoli. Sarebbe servito uno sforzo in più che si sarebbe potuto compiere in un arco di tempo comunque limitato”.

Scuola, la presidente presidi del Lazio: “Entro pochi giorni dal rientro metà delle classi saranno in quarantena”

Entrando poi nello specifico delle realtà regionali, come aveva affermato nei giorni scorsi la presidente dell’Associazione nazionale presidi per il Lazio Cristina Costarelli: “Siamo preoccupati dai dati. Lunedì prossimo nelle scuole di Roma e nel Lazio, circa 17.500 studenti assenti perché positivi al Covid. Il trend di contagi che abbiamo riscontrato è tale che entro pochi giorni dal rientro metà delle classi saranno in quarantena. E’ un quadro aggravato dall’assenza di almeno 10mila docenti. Tra chi non ha adempiuto agli obblighi vaccinali, chi è stato sospeso, chi è in quarantena e le assenze consuete prevediamo almeno 15 insegnanti assenti per scuola, su un totale di circa 700 istituti scolastici nella Regione“.

Scuola: al suono della campanella, ‘puntualmente’, numerose le assenze soprattutto fra gli insegnanti…

Previsioni più che ‘azzeccate’ visto che stamane, al suono della campanella, in moltissimi plessi capitolini e della provincia, puntualmente – ormai è una situazione fra le più ‘prevedibili’ – fra gli insegnanti si sono contate moltissime assenze, ‘come al solito’ per malattia. Del resto, ma questo è uno discorso che andrebbe fatto a parte, è notorio l’atteggiamento a tratti odioso, che spesso anima molti di loro (fortunatamente non tutti) i quali, incassata la cattedra di ruolo, nel corso dell’anno poi ‘esibiscono’ una salute cagionevole ed un’infinità di problematiche familiari che le ‘costringono’ a non poter esercitare per lunghissime settimane. In tutto ciò va poi aggiunto lo ‘scoramento’ delle supplenti, ormai ridotte a dover rifiutare incarichi improvvisi e lontanissimi per ‘due spicci’ e zero garanzie…   

Scuola: ma nel corso di queste ‘vacanze scolastiche’ dettate dalle festività, in realtà cosa è stato risolto in meglio?

In tutto ciò poi a pagarne le spese sono proprio loro: gli studenti. Già abbondantemente penalizzati dagli ultimi due anni di Dad, che hanno per altro ulteriormente rimarcato le incapacità gestionali di un sistema scolastico a dir poco medievale, oltre e dover sopportare l’enorme peso della mala-scuola, questi ragazzi dopo aver ‘subito’ le numerose assenze dei loro insegnanti, gli orari scolastici impossibili (dai turni pomeridiani alle lezioni al sabato), il gelo delle finestre aperte con qualsiasi temperatura, la mascherina in classe, un panino ‘asciutto’, consumato sullo stesso banco in fretta e furia, e l’altrettanto vergognoso sistema di trasporto pubblico, che ha trasformato lo studio in una penitenza, ora dovrebbero anche dichiarare ad alta voce il loro stato di salute a presidi ed insegnanti.

Scuola: un ritorno in classe ‘deludente’ per gli studenti, che hanno ritrovato le stesse, irrisolte problematiche

Così oggi, per quello che doveva essere il loro ‘D-day’ ovvero, il ritorno sui banchi in sicurezza, con la certezza di veder in parte appianate gran parte delle problematiche fini qui enunciate, dopo aver sfidato la ‘solita’ precarietà legata al trasporto pubblico (specie quanti residenti nelle località montane della provincia, costretti con il gelo ad orari impossibili), la maggior parte degli studenti – per altro anche ‘regolarmente’ vaccinati – sono stati costretti a dover appurare che invece nulla è cambiato.

Scuola: gli studenti di un liceo di Monterotondo indicono uno sciopero ad oltranza in attesa della Dad: “Troppi focolai”

Una situazione insostenibile che, complici i numerosi contagi registrati, stamattina ha esacerbato gli animi degli studenti di un plesso liceale di Monterotondo, alle porte di Roma. Qui appreso lo stato di gravità che i casi di positività hanno raggiunto, gli studenti della sede di via tirso del Gerolamo Cardano hanno autonomamente deciso di indire uno sciopero ad oltranza in attesa della Dad perché, denunciano, “in questo modo non è più possibile studiare, tanto vale rimanere a studiare a casa, evitando così i continui focolai all’interno dell’istituto…

 

Max