Home POLITICA ECONOMIA Scuola, Pacifico (Anief): “Per la mobilità solo 1 domanda su 10 sarà...

Scuola, Pacifico (Anief): “Per la mobilità solo 1 domanda su 10 sarà accolta, pronti a ricorso”

“Molti lavoratori della scuola chiedono di potersi trasferire per poter ricongiungersi ai familiari dopo anni di precariato e dopo essere stati immessi in ruolo in una regione differente dalla propria, ma per la mobilità solo una domanda su dieci verrà accolta. Sul problema della mobilità dei docenti Anief nel 2013 è riuscita a togliere il vincolo quinquennale introdotto nel 2011, poi però reintrodotto nel 2018. Un vincolo che c’è nonostante 200mila posti vacanti”. Così, in un’intervista all’Adnkronos/Labitalia Marcello Pacifico, presidente Anief. 

“E’ stato confermato – sottolinea – il vincolo di permanenza nella sede di assunzione per tutti i neo immessi in ruolo nel corrente anno scolastico con conseguente compressione del diritto al ricongiungimento familiare e di altre tutele di legge come quelle regolate dalla legge 104 del 92. Le domande si presentano online per il personale docente entro il 13 aprile, mentre il personale Ata avrà tempo fino al 15 aprile. Con questi parametri così restrittivi, in pratica, solo 1 lavoratore su 10 otterrà o potrà richiedere il trasferimento pur avendo motivi per rivendicare comunque il diritto al ricongiungimento familiare, primi fra tutti quelli che hanno figli minori di 3 anni o si occupano di persone con disabilità, senza contare che quest’anno i trasferimenti avranno solo a disposizione il 25% dei posti vacanti”.  

“Abbiamo presentato un emendamento – ricorda Pacifico – che è stato recepito da alcuni senatori per abolire il vincolo e un altro almeno per garantire l’assegnazione provvisoria. Se quest’ultimo emendamento non verrà approvato l’unica strada è richiedere l’assegnazione temporanea almeno per ricongiungersi con i figli fino a 3 anni o con conviventi con la legge 104. Se verrà negato anche questo diritto si dovrà ricorrere al giudice del lavoro con un ricorso d’urgenza per poter passare il prossimo anno, che sarà ancora con il Covid, lavorando accanto ai propri familiari”.