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Scuola, riapertura flop: negli istituti comprensivi del Lazio un ritorno… senza insegnanti

Un rientro a scuola amaro stamane, per i 350mila alunni delle materne, elementari e medie del Lazio

Purtroppo, come era prevedibile che fosse, chi  ha fatto sentire maggiormente la sua assenza, è stata la categoria degli insegnanti. Assenze però ‘ufficialmente giustificate’, grazie a congedi di ogni tipo, 104, problemi di salute, difficoltà logistiche e, indiscutibili, i postumi della vaccinazione.

In ogni istituto laziale una media di circa 14/20 insegnanti, assenti ‘giustificate’

Così, negli istituti comprensivi dell’intero territorio regionale, le defezioni hanno raggiunto mediamente le 15/20 unità. Un situazione critica che, vista anche la poca disponibilità di supplenti, in molti casi ha costretto i presidi a posticipare gli ingressi, o ad anticipare le uscite.

Dicevamo prima, assenze prevedibili perché, a dispetto del passaggio in arancione (da domani), mentre in altre regioni ancora oggi nel Lazio i numeri legati all’emergenza sanitaria, fanno davvero paura. In realtà, questa apertura ‘lampo’, per soli due giorni, nasce esclusivamente per andare incontro ai genitori, entrambi lavoratori, altrimenti penalizzati dalla presenza in casa dei figli minori.

Riapertura flop, i presidi: “Ai docenti chiediamo senso di responsabilità”

Ma stavolta sono gli stessi presidi ad ammettere che due giorni di Dad in più non avrebbero compromesso nulla, per arrivare in serenità , subito dopo Pasqua, alle lezioni in presenza.

Come tiene infatti a rimarcare il presidente dell’Assopresidi di Roma e Lazio, Mario Rusconi,  “Sapevamo che far rientrare tutti solo per due giorni, sarebbe stato complicato. Certo, queste assenze di massa, dopo due settimane di didattica a casa ci scoraggiano. Chiediamo senso di responsabilità ai docenti, ma anche ai medici, che certificano i giorni di malattia. Dovrebbe esserci un controllo più mirato – incalza Rusconi –  questi ragazzi hanno bisogno di tornare a scuola in sicurezza, alla presenza dei loro insegnanti”.

Riapertura flop, molti sindaci laziali hanno preferito aspettare il dopo Pasqua

Insomma, un rientro poco felice, che non ha però riguardo tutti gli istituti regionali. Fiutata infatti l’antifona, moltissimi sindaci laziali hanno firmato un’ordinanza, per posticipare il ritorno dei banchi dopo le vacanze.

Riaperture flop: molti genitori hanno deciso autonomamente di non mandare i figli a scuola

Infine, ma lo sapremo con esattezza fra due giorni, ci sono anche moltissimi genitori che, impauriti dalla situazione, hanno deciso autonomamente di rinviare il rientro a scuola dei propri figli…

Max