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Scuola, si ‘offre’ il vaccino ai 12enni ma oltre 200mila insegnanti non l’hanno ancora fatto. L’ira di Figliuolo

Si fa un gran parlare delle vaccinazioni estese anche alla fascia di minori compresi fra i 12 ed i 16 anni, tenendo presente che, anche se ‘raramente’, anche per loro persiste comunque un margine di reazioni avverse. Ma il ritorno a scuola incombe e, ovviamente, le autorità sanitarie – complice anche l’avvento della variante Delta – temono la possibilità che qualche ragazzino possa poi estendere il contagio anche in famiglia, compromettendo così le fasce di età più a rischio. Certo, sarebbe però legittimo sperare che ‘almeno’ nelle case dove vivono i minori, vi siamo persone grandi vaccinate.

Scuola: il Gen. Figliuolo: “Dobbiamo cercare di convincere quei 215mila insegnanti…”

Tuttavia, la cosa che fa davvero ribollire il sangue, è che ci si preoccupa tanto di coinvolgere i minori nelle vaccinazioni, quando proprio chi lavora nella scuola, ben il 15%, al momento non si è ancora sottoposto alla vaccinazione!

Un quadro abbastanza grave e ‘vergognoso’, che oggi ha spinto il Commissario ad ‘uscire allo scoperto’, denunciando questa ignobile realtà: “Dobbiamo cercare di convincere quei 215mila insegnanti e speriamo di arrivare almeno a 180/190mila vaccinati. Questo ci permetterà di arrivare in sicurezza all’apertura delle scuole. E con una buona copertura di oltre il 80% degli operatori scolastici ma anche di giovani dai 12 anni in su, avremo una buona sicurezza di ritornare a scuola in presenza e anche con scarse limitazioni”.

Dunque, intanto ‘convincere docenti e personale scolastico a vaccinarsi il prima possibile’ perché, ha rimarcato il Gen. Figliuolo,  “è l’unico modo per tornare a scuola in sicurezza”.

Figliuolo rimarca anche il ‘vuoto’ nella fascia 60-69 anni: circa un mln e mezzo di non vaccinati

Poi, visitando l’hub vaccinale Acea di Roma, il Commissario ha anche sottolineato l’altra grave ‘mancanza’ che sta in qualche modo rendendo ancora vulnerabile l scatena vaccinale, ossia quell’anello rappresentato da molti ‘maturi’: “Sui 60-69 anni ne mancano ancora 1 milione e 400mila. Dobbiamo continuare cercando di facilitare questo tipo di attività, li andiamo a cercare anche nelle aree più remote. Sui 50-59 siamo un po’ indietro e questo è legato a una logica di politica vaccinale: abbiamo spinto molto sugli 80 e 70 anni e ora ci concentreremo sui 50enni“.

Vaccini, Figliuolo: “Entro fine settembre miriamo all’80% della platea dei vaccinabili vaccinati”

Del resto qui si tratta di ‘matematica’, non si sfugge: “dobbiamo arrivare entro fine settembre ad avere l’80% della platea dei vaccinabili vaccinati”, spiega il Generale, che lancia anche un appello: “Chiedo anche ai media di fare uno sforzo di persuasione perché non vorrei che poi, al di là delle dosi, mancassero i cittadini da vaccinare“.

Vaccini, Figliuolo: “Con 500mila dosi al giorno non abbiamo nessun problema di scorte”

Altro tema sul quale si è parlato tanto, forse ‘troppo ed a sproposito’, ”Per quanto riguarda le dosi – ribadisce Figliuolo –  noi siamo in grado di continuare con questo ritmo delle 500mila e andremo avanti. Il nostro obiettivo è dare il massimo delle dosi nel momento del bisogno a ciascuna Regione. E, ovviamente, non fare mai magazzino. Per fare questo ci vuole un’ottima programmazione e un’ottima logistica. Sono confidente, anche se siamo al limite delle dosi riusciremo a coprire tutte le necessità“.

Vaccini, Figliuolo: “Attualmente in Italia gli immunizzati sono il 39,3%, dobbiamo spingere”

Dunque, facendo la ‘conta’, ”Oggi siamo al 39,3% di immunizzati in tutta Italia. Noi siamo ben organizzati, i numeri sono buoni, ma noi vogliamo sempre di più ed è questo il senso delle interlocuzioni che stiamo avendo a livello tecnico con tutte le Regioni, per rifare bene le agende e intervenire laddove in alcune Regioni fosse necessario“.

Vaccini, Figliuolo: “I numeri del Lazio sono strepitosi. Ora recuperiamo gli over 50”

Poi, visto il contesto romano, il Commissario ha colto anche l’occasione per definire “i numeri del Lazio strepitosi. Considerate che oggi oltre il 92% degli over 80 è in sicurezza. Gli altri li andremo pure a cercare, però se li compariamo con i numeri internazionali avere il 92% degli over 80 vaccinati vuol dire avere messo in sicurezza quelli più anziani“. Ma non solo, concludendo ha infatti aggiunto che “Anche sugli over 70 siamo intorno all’80%. Si sta lavorando bene. Adesso dobbiamo continuare sugli over 50 e poi mettere in sicurezza i più giovani, che sono coloro che girano di più ma soprattutto per le varianti e per l’inizio dell’anno scolastico”.

Max