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Scusa ma ti chiamo ‘sardina’: Moccia sul fenomeno

Premessa la loro evidente avversione nei confronti delle destre, rifiutano peròqualsiasi collocazione politica. Inneggiano con cori di evidente fazione (anche se a onor del vero ‘Bella ciao’ è un bene comune), stipano le piazze con lo steso entusiasmo con il quale anni fa la ‘protesta’ (evidentemente di parte), veniva esternata atrrraverso i girotondi. Ad ogni modo, che piacciano o meno, attualmente le cosiddette ‘sardine’ rappresentano un interessante fenomeno sociale, per certi versi ancora difficile da ‘decifrare‘.
Così, nel corso di quanti provano a rispondere circa la loro ‘finalità’ – sempre che ve ne siano – oggi si è sentita anche quella dello scirttore dei teen ager per antonomasia Federico Moccia.

“Credo sia sia un modo per sentirsi vivi”

“Io penso che il movimento delle sardine sia un modo per sentirsi vivi – azzarda lo scrittore capitolino – un sistema che un popolo attua verso una realtà nei confronti della quale vuole manifestare”. Secondo l’autore di ‘Tre metri sopra il cielo’, ‘scusa se ti chiamo amore’, e molti altri libri ancora, “E’ una strana situazione se si pensa all’andamento politico di oggi, perché le Sardine sono ‘opposte’ ad una gran parte di elettori che non avevano voluto la realtà che c’è ora al governo. Io credo però che tutto ciò che è dialogo pacifico possa sempre portare ad una intuizione, ad una visione che ti porta ancora più lontano”.

“I politici oggi non danno più sicurezza”

In questi giorni nuovamente nelle librerie con ‘La ragazza di Roma nord’ (Sem Edizioni, pp. 348, euro 18,00), da gran conoscitore de giovani – come si evince dai suoi romanzi – Moccia spiega che “I ragazzi di oggi sono fortemente sfiduciati nei confronti di una società che un tempo aveva dei punti di riferimento, in tutti i campi, e invece oggi non è più così e loro si devono assestare e orientare. Prendiamo i politici – commenta ad esempio lo scrittore – oggi, e penso ai 5 Stelle, chiunque può andare e fare politica, non è più come prima dove c’erano personaggi solidi e costanti che si preparavano, avevano un pensiero e un’identità. Ora i politici non danno più sicurezza, anche nelle loro affermazioni, ad esempio dicono ‘mi dimetto’ e poi non lo fanno, etc. I giovani si sono allontanati e stanno cercando una fiducia in loro stessi e la cercano paradossalmente nel rapporto con l’altro, sia in amicizia e in amore
Max