Sea Watch a Catania: ma rischia sequestro

    La Sea Watch 3 è arrivata in porto a Catania ma rischia il sequestro. I 47 migranti saranno trasferiti in centri siciliani in attesa di ridistribuzione negli 8 Paesi che hanno accettato di accoglierli.
    E’ stato infatti intanto riparato il guasto della Sea Watch che aveva ritardato la partenza da Siracusa. I 47 migranti a bordo adesso verranno spostati nei centri siciliani in attesa di capire come gestire i flussi di accoglienza: ma non si esclude, intanto, che la nave Sea Watch venga sequestrata.
    Alle 5.30 del mattino la Sea Watch 3 è riuscita a partire dacontrada Targia a Siracusa laddove era ferma da cinque giorni con i 47migranti soccorsi nel Mediterraneo il 19 gennaio e desiderosi di sbarcare. La nave Sea Watch aveva ricevuto l’indicazione del porto di approdo ieri pomeriggio, ma era rimasta bloccata a causa di un guasto al verricello dell’ancora a cui tuttavia è stato dato riparo nella notte. Il comandante aveva chiesto di posticipare la partenza di qualche ora per far riposare l’equipaggio: la Capitaneria di porto di Siracusa ha tuttavia ordinaro di salpare subito, con la scorta di due motovedette della Guardia di finanza.I 15 minorenni a bordo, una volta indicato un tutore legale, saranno condotti in una comunità a Catania: i maggiorenni saranno spostati a Messina in attesa di essere redistribuiti negli altri paesi europei che hanno preso carico di una quota di essi.

    Tuttavia la vicenda della Sea Watch non sembra finita. Fa discutete la scelta del Viminale di dirottare la nave a Catania dopo che la Prefettura di Siracusa aveva pianificato lo sbarco previsto nel porto rifugio per poi trasferire i migranti in autobus. Lo sbarco a Catania indirizza infatti la competenza giudiziaria e ieri sera Matteo Salvini ha ribadito di augurarsi che “ad attendere a Catania la nave ci sia un procuratore che voglia indagare sul comportamento di questa Ong”. La nave, dunque, potrebbe essere messa sotto sequestro.