Sea Watch Zingaretti: nuove critiche al ministro Salvini

Ancora critiche verso il ministro Salvini sul caso migranti e Sea Watch ed alle diverse parole espresse sul tema. Questa volta ci pensa il presidente della regione Lazio Zingaretti. Parlare della Sea Watch e della delicata situazione che hanno vissuto i migranti a bordo è l’occasione per Zingaretti per spaziare più largamente sul tema. Non solo Sea Watch dunque, ma migranti in generale.
“Questo Governo non ha alcuna politica sul tema immigrazione. La situazione peggiora. Nessuno si permetta di dire che “le cose stanno migliorando”, perché oltre a un insulto alla dignità umana, è un’enorme falsità: stanno smantellando la rete di accoglienza nei Comuni con conseguenze gravi sulla convivenza civile e sulla sicurezza delle nostre comunità, gli sbarchi diminuiscono (come però avveniva già prima di questo Governo), ma sono ancora migliaia i morti nel Mediterraneo, e non 23 come cinicamente ha affermato il ministro Salvini in televisione”. Lo ha scritto il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, in un articolo pubblicato sull’HuffingtonPost.
“Il governo gialloverde ci ha cacciato in un vicolo cieco. Ci siamo alleati con i Paesi più egoisti dell’Europa che non permetteranno mai l’affermarsi di una politica comune. Viviamo in una permanente tensione internazionale generata da stravaganti posizioni – ha detto Zingaretti – come quella di critica alla missione Sophia, che rappresenta l’unica via per combattere le mafie e i trafficanti, gli scafisti. Stendiamo un velo pietoso sulle promesse mancate perché irrealizzabili, oltre che insensate: avevano parlato di 500 mila espulsioni e i milioni di euro per sostenerle dovevano essere oltre 40, ma sono in realtà solo 3. Tutta la politica dei “porti chiusi” si basa sulla rottura della legalità dei principi costituzionali e delle norme del diritto internazionale – ha chiarito il governatore del Lazio – e sembra avere come unico possibile orizzonte, ma forse è proprio questo l’obiettivo, il caos permanente”.
“L’Italia è un grande Paese che dopo la seconda Guerra Mondiale si relazionò nel mondo con accordi, trattati, convenzioni ispirati alla Costituzione Repubblicana. Questo ha prodotto, oltre al rispetto per noi italiani nel mondo, anche sviluppo, scambi commerciali, cooperazione industriale, autorevolezza. Una politica fondata sull’illegalità internazionale rischia di distruggere tutto – ha affermato Zingaretti – perché crolla nel mondo la nostra credibilità. Salvini per raccattare dei voti fa pagare agli italiani un prezzo enorme e mostra il volto tipico dell’incapace che ha paura: forte con i deboli, debole con i forti. Intanto ogni anno, se vogliamo parlare di flussi migratori, oltre 100mila italiani, tra cui moltissimi ragazzi, devono scappare dall’Italia perché qui non ci sono opportunità e prospettive. L’Italia ha bisogno di sviluppo, lavoro, investimenti, visione e strategia. Serve un progetto che sappia coniugare una politica sull’immigrazione fatta di accordi internazionali, accoglienza diffusa, integrazione, quote legali di ingresso per i migranti con un’economia giusta ispirata alla crescita e all’equità. L’odio rappresenta solo un costo culturale, sociale e materiale e serve solo a distrarre e confondere. Un altro motivo per unire tutte le forze – conclude Zingaretti – dimostrare che noi non ci stiamo e mandare a casa questo governo. Perché come stiamo vedendo in questi giorni c’è un’Italia migliore, che i problemi li affronta con capacità, umanità e generosità”.