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Fiducia: due senatori Fi e la ‘Var’ della Casellati per Conte che incassa 156 Sì

GIUSEPPE CONTE A NORCIA

Al termine di una giornata infinita, fino all’ultimo, come vedremo, generosa di colpi di scena, dopo la Camera, il premier Conte incassa anche l’agognata fiducia del Senato con156 sì, 140 no e 16 astenuti.

Una votazione accompagnata da caos, ‘tradimenti’, ‘ritardari’,,, e la ‘Var’. Ma andiamo per ordine.

Voto Senato: Conte lascia Palazzo Madama sapendo di aver ricevuto 154 ‘Sì’

Intanto, intorno alle 22.30, la votazione si era conclusa con ‘appena’ 154 voti favorevoli e, comunque, sebbene di misura, assicuratosi la fiducia, Conte ha subito lasciato Palazzo Madama ringraziando commosso (si fa per dire).

Voto Senato: Iv mantiene l’astensione, due senatori di Fi ‘tradiscono’: ira Tajani

Come annunciato, Italia Viva si è astenuta ma, a sorpresa, i due senatori di Forza Italia, Maria Rosaria Rossi e Andrea Causin, hanno deciso di votare dando fiducia all’esecutivo guidato da Conte. Una scelta che oltre a ‘pesare’ moltissimo sull’esito del destino del governo, ha mandato ovviamente su tutte le furie Tajani (già ‘accoltellato’ ieri alle spalle dalla Polverini alla Camera), che ha sbottato: “Sono fuori da Forza Italia!”. Dal canto suo Causin ha motivato questa sua scelta affermando che “Ho riscontrato nell’intervento del Presidente Conte la volontà forte di apertura di una nuova stagione politica e di ripensare, in modo più incisivo ed efficace l’azione del Governo soprattutto per il contrasto alla pandemia”

Voto Senato: quel vuoto di 7 voti che significa ‘maggioranza relativa’

Una maggioranza relativa, quella incassata dal capo dell’esecutivo al Senato, prima del ‘colpo di scena’, distante ben 7 voti da quella assoluta, un fatto che – voto più o voto meno –  cambia ovviamente le carte in tavola. Alla prima chiamata i ‘Sì’ erano stati 153, ed i no 141. Assenti alle due chiamate, i senatori a vita Renzo Piano, Carlo Rubbia e Giorgio Napolitano.

Voto Senato, il ‘caso’ Campolillo: alla ‘Var’ la Casellati delega la decisione ai questori

Ma ad ‘incasinare’ oltremodo la situazione, il caos del senatore ex M5s, ed ora in forze al Gruppo misto, Lello Campolillo il quale, risultato essere assente sia alla prima che alla seconda chiamata, si è poi palesato a voto chiuso chiedendo di ‘potersi esprimere’. Una situazione surreale che la presidente Casellati, ‘nei panni della Var’ ha voluto rivedere attraverso il video, decidendo di affidare la validità del voto al giudizio dei Questori.  Alla fine, riammesso al voto insieme al collega Riccardo Nencini, il senatore ha poi votato sì. Dunque, alla fine di questa giornata pazzesca i von sono 156.

Max