Senato: tensione in aula sul Jobs Act

    Palazzo-Madama.jpgSeduta agitata nell’aula di Palazzo Madama,dove si discute la legge di delega al Governo sul Jobs Act. Nel pomeriggio il presidente del Senato Grasso è stato costretto a sospendere, a causa delle proteste del M5S, durante l’intervento del ministro del Lavoro Poletti sull’art.18 .

     

     

    Lo scontro  fra maggioranza e opposizioni è concentrato sul  maxi-emendamento del governo che punta a  promuovere il contratto a tempo indeterminato “come forma privilegiata di contratto di lavoro rendendolo più conveniente rispetto agli altri tipi di contratto in termini di oneri diretti e indiretti” con sgravi sulle nuove assunzioni. Queste del resto erano state le conclusioni dell’incontro di ieri con i sindacati e con le parti sociali tanto che  il premier Renzi si era mostrato moderatamente soddisfatto “Siamo assolutamente disponibili alle opinioni di chiunque, l’importante è che si vada avanti”.. “Miglioriamo se c’è da migliorare ma il Paese deve cambiare e non ci faremo bloccare da vetio opinioni negative”. Abbastanza ottimista  Renzi, anche sul voto di fiducia di  oggi al Senato sul Jobs act“Sono convinto che sia naturale che tutti” nel Pd “votino come sempre accaduto. Non temo agguati. Ove ci fossero li affronteremo”.Sul tema dei licenziamenti disciplinari, ha aggiunto Renzi, “c’è una norma molto chiara della direzione Pd”, per “chiarire le fattispecie” del reintegro, bisogna “avere la pazienza di attendere il decreto legislativo”.“Ci presentiamo alla discussione con i partner europei con il programma di riforma strutturale più ambizioso che l’Italia abbia mai avuto e” senza pari “anche a livello europeo, per complessità e velocità”.