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“Senza il gas russo copriremmo l’80%. Per arrivare al 100% bisognare aspettare almeno fino all’inverno 2024/25”, avverte De Scalzi (Eni)

Ovviamente a tenere banco ora è la situazione economica legata al conflitto in Ucraina e, per via delle sanzioni, ecco palesarsi lo ‘spauracchio’ del gas russo che, qualora dovesse venire a mancarci in tempi stretti, significherebbe il disastro totale. Oltretutto, il ‘richiamone’ con il quale Bruxelles ha ‘bacchettato’ le compagnie energetiche dei paesi europei, ‘ree’ di aver aderito al ‘sistema di Putin’ per la conversione automatica in rubli (quindi violando le sanzioni), potrebbe veramente accorciare i tempi delle forniture erogate da Gazprom.   

De Scalzi (Eni): “Ci siamo mossi non tanto da altri fornitori ma sulle nostre riserve che Eni ha in tutti paesi”

Dal canto suo Eni, attraverso le parole del suo ad, Claudio Descalzi, pronunciate nell’ambito di un incontro tenutosi oggi a Napoli, ha cercato di ‘rassicurare’ spiegando che ”Ci siamo mossi non tanto da altri fornitori ma sulle nostre riserve che Eni ha in tutti paesi: in Nord Africa, in Africa o in Medio Oriente. Sono le nostre equity, le nostre produzioni che cerchiamo di reindirizzare da Algeria e Libia attraverso i gasdotti e via Gnl”.

De Scalzi (Eni): “Il lavoro che stiamo facendo è di riuscire a reindirizzare il Gnl in Italia e aumentare le produzioni sia in Algeria che in Egitto”

Come ha spiegato ancora l’ad de colosso energetico italiano, al convegno di Fi, “Il lavoro che stiamo facendo in questi ultimi 4 mesi è quello di riuscire a reindirizzare il Gnl in Italia e aumentare le produzioni sia in Algeria che in Egitto – in Libia è più complesso – per poter coprire i fabbisogni italiani”.

De Scalzi (Eni): “Senza il gas russo potrei coprire l’80%. Per arrivare al 100% bisognare aspettare almeno fino all’inverno 2024/25”

Al momento, afferma De Scalzi, ”Il progress delle acquisizioni è positivo, ma è chiaro che i volumi in progress è positivo ma non riusciamo a coprirli tutto il fabbisogno necessario per l’inverno 2022-23 se non al 50% e cominciando da ottobre e novembre ma nello stesso periodo dovremmo riempire gli stoccaggi. Senza gas russo sarebbe quindi estremamente difficile. Riusciremo a coprire l’80% del fabbisogno escludendo il gas russo per l’inverno 22-23. Al 100% riusciremo a coprire l’inverno 24-25“.

Max