Si è spento il Prof Aiuti, pioniere della lotta all’Aids

Esperto di fama mondiale, nel 1991, nel bel pieno dell’ancora scivolosa incertezza che regnava in merito, nell’ambito di un importante congresso sull’Aids aveva baciato sulle labbra una donna sieropositiva. Così l’italiano Prof Fernando Aiuti, senza troppi giri di parole, concorse a dissipare la demonizzazione medievale che fino a quel momento ammantava quanti affetti dal terribile virus.
Tanto per dare idea della forza e della fede nelle sue convinzioni, ricordiamo che Aiuti si è distinto anche in ambito politico, tra le file del Pd, del quale venne eletto capolista in Campidoglio nel 2008.
Oggi lo storico scienziato è tornato nuovamente in prima pagina, ma per l’ultima volta.
E’ di stamane infatti la notizia che Aiuti, nato a Urbino l’8 giugno del 1935, sarebbe morto a seguito di una caduta dalle scale del reparto di degenza dell’ospedale Policlinico. A darne notizia, la Fondazione policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs, dove il celebre immunologo era da tempo ricoverato, spiegano, “per il trattamento di una grave cardiopatia ischemica da cui era da tempo affetto e che lo aveva già costretto ad altri ricoveri e a trattamenti anche invasivi”. Tuttavia, aggiungono sempre dalla direzione sanitaria, ”Recentemente il quadro cardiologico del Prof. Aiuti si era aggravato evolvendo verso un franco scompenso cardiaco, in trattamento polifarmacologico”. Una situazione clinica che pare avesse pesantemente inciso anche sullo stato emotivo dello scienziato. Forse per questo la pm Laura Condemi della Procura di Roma, ha deciso di fare un sopralluogo in ospedale: il sospetto è che possa trattarsi di un suicidio.
Appresa la notizia della scomparsa del celebre Professore, il ministro della Salute, Giulia Grillo ha tenuto ad omaggiarlo attraverso Twitter: “La scienza oggi piange un grande uomo: la scomparsa dell’immunologo Fernando Aiuti, punto di riferimento mondiale per la lotta all’Aids, mi rattrista molto. Sono certa che il suo grande impegno vivrà attraverso il lavoro di @Anlaids”.
Max