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“Siamo su un crinale che può riportarci alla situazione di marzo”, l’infettivologo lancia l’allarme

E’ stata un’estate troppo frizzante per molti aspetti, troppo fuori norma. Quanto sia l’impatto delle scuole ancora non si può dire, anche se nel Lazio ci sono state segnalazioni. Le scuole stanno dando il loro contributo, non tanto all’interno quanto all’esterno”.

E’ molto preoccupato il primario infettivologo dell’ospedale Sacco-università degli Studi di Milano, Massimo Galli il quale intervenendo stamane ad ‘Agorà’ (Raitre), ha tenuto a ribadire che “Siamo in pericolosa ascesa, è sufficiente un’aritmetica elementare per capirlo. Il trend è in chiara ascesa e questo implica la necessità di interventi decisi. E’ un andamento che non può che essere considerato preoccupante“.

Galli: “Non criminalizzo i giovani ma così rischiamo di tornare alla situazione di marzo”

In particolare, a destare seria preoccupazione, la condotta spesso indisciplinata delle giovani generazioni che, non rispettando i limiti di distanza di sicurezza, e producendosi in pericolosi assembramenti, rischiano di vanificare quanto di buono sin qui fatto, ed esponendo anche genitori e parenti al contagio. Infatti l’infettivologo lancia un monito preciso:  Stiamo andando a rischiare una situazione comparabile per alcuni aspetti a quella di marzo. Vogliamo questo? Vogliamo vanificare i sacrifici fatti durante il lockdown per andare a ondeggiare in un locale che andrebbe chiuso? – domanda e si domanda Galli – Soffro all’idea di criminalizzare i giovani e di considerarli responsabili di quello che succede, ma questo non è un atteggiamento responsabile“.

Galli: “Indire le elezioni ed aprire le discoteche è stato un segnale negativo”

Ed ancora: ”Quest’estate ha rimescolato le carte e si è visto quando abbiamo riaperto. Gli spostamenti interni e i comportamenti durante il periodo estivo hanno messo il seme di un’ulteriore diffusione. Non si può pretendere che se si riprenda non si paghi dazio con infezioni sul luogo di lavoro e nel contesto scolastico”. Come se non bastasse, aggiunge ancora Galli, “Se si aprono le discoteche e si indicono le elezioni come se niente fosse, è un segnale opposto a ‘non è finita’. Quello che è successo in Francia e in Spagna è davanti ai nostri occhi, temo che le nuove misure siano inevitabili e spero che non siano tardive“.

Galli: “Siamo su un crinale che rischia di farci cadere in una situazione gravissima”

Quindi il primario infettivologo milanese tiene a lanciare “Noi siamo adesso sul crinale che ci potrebbe portare ad una situazione di assoluta gravità. Non possiamo chiudere le scuole e non vogliamo chiudere le scuole. Non possiamo chiudere le attività economiche. Convivere con il virus vuol dire questo. E’ grave che si continui a pensare che si possa gestire questa cosa facilmente nella condizione della normalità – conclude quindi Galli –  soprattutto perché la nostra normalità – con il nostro sistema sanitario e le nostre leggi- ci mette in grandissima difficoltà”.

Max