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Sindacati sabato in piazza: ecco perché ‘secondo il costituzionalista’ non violano il silenzio elettorale prima dei ballottaggi

Sulla ‘carta’ o, come preferite dire, ‘a naso, non appare certo una bella iniziativa quella di convocare in piazza migliaia di persone, a ridosso di una tornata elettorale, come quella rappresentata dal ballottaggio per le comunali. Oltretutto, visto che su tutto ciò ‘pesano’ ancora le pessime scene di violenza alle quali siano stati costretti ad assistere in occasione della protesta contro il green pass nella Capitale, ecco che la mobilitazione indetta dai sindacati per sabato prossimo a Roma, rischia invece – eccome – di tradursi in ‘intromissione’ nell’ambito della campagna elettorale. O almeno, ribadiamo, questa è la prima impressione suscitata.

Manifestazione sindacati: “Non si tratta di partiti politici, dunque non partecipano alle elezioni”…

Tuttavia, intervistato dalla cronista dell’agenzia di stampa AdnKronos (Roberta Lanzara), il docente ordinario di Diritto costituzionale all’università La Sapienza di Roma, Gaetano Azzariti, è fermamente convinto che “La manifestazione indetta dai sindacati sabato prossimo non viola il silenzio elettorale: Non è organizzata da un partito politico ma da una organizzazione sindacale, quindi da un soggetto che non partecipa alle elezioni; Oggetto della manifestazione è la violenza, dunque un tema che fuoriesce dall’arena del dibattito politico e non da ultimo tutti i partiti dell’arco costituzionale con le loro sensibilità hanno espresso netta distanza dagli atti di violenza di sabato scorso“.

Manifestazione sindacati: “Bisogna comunque essere cauti: non deve sfociare in propaganda indiretta”

Quindi, valutando la possibilità – per altro reale – di uno sconfinamento nella politica, l’esperto ammette che, in ogni caso è bene ”Bisogna essere cauti: non deve sfociare in propaganda indiretta, cioè in manifestazioni di volontà o pensiero che invitano non direttamente a protendere per una o un’altra parte in contesa”.

Manifestazione sindacati: “La mobilitazione deve restare ancorata alla protesta contro la violenza subita dalla Cgil”

Ovviamente, prosegue il docente, ”Escludo per esempio che si possano esprimere indicazioni manifestando a favore di uno o un altro candidato o che si possa dare spazio ai contendenti. La manifestazione deve restare ancorata alla protesta contro la violenza subita dalla Cgil“.  E se gli si fa notare che, seppure indirettamente, c’è un ‘filo sottile’ che lega la Cgil alla sinistra, Azzariti spiega che  “Vero è che la Cgil è di sinistra, ma è anche vero che il capogruppo di Fratelli d’Italia è andato da Landini a portare solidarietà. Quindi altrettanto sostegno corale mi auguro ci sia verso la manifestazione di sabato. La violenza nella nostra Costituzione è bandita dall’agone politico, inoltre nei fatti dell’altro giorno a Roma v’è un’aggravante: il divieto di ricostituzione del partito fascista”.

Manifestazione sindacati: “Rimandarla avrebbe indebolito la replica e politicizzato ulteriormente l’iniziativa”

E quando gli vene domandato se forse non sarebbe stato più opportuno rimandare questa mobilitazione alla settimana seguente, l’esperto replica che ”Se si fosse trattato di una ordinaria manifestazione sindacale su temi del lavoro penso di sì, ma di fronte alla violenza era necessaria una risposta immediata, che giustifica il primo weekend possibile. Attendere avrebbe indebolito la replica e politicizzato ulteriormente l’iniziativa. E la scelta del subito – conclude – comporterà un’autolimitazione in quel che si dirà. Mi auguro la partecipazione sia corale: nessuna parte deve sentirsi aggredita o messa in causa“.

Max