SIRIA – GLI USA SOSPETTANO CHE I RAID RUSSI COLPISCANO ’ANCHE’ GLI OPPOSITORI DI ASSAD E NON SOLO L’ISIS

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    Proseguono i raid dei micidiali Mig russi in Siria. Seconod l’emittente televisiva libanese al-Mayadeen, gli aerei avrebbero colpito le postazioni dell’Esercito della conquista’ (un’alleanza che riunisce il Fronte al-Nusra, affiliato ad al Qaeda in Siria, e quello di Ahrar al-Sham, unitamente ad altri vari gruppi islamisti). appostate al nord del paese. Nel mirino la città di Jisr al-Shughour, e zone di Hama e della provincia di Idlib. Ora il ’problema’ nasce tra Usa e Russia. Gli Stai Uniti infatti sostengono che in realtà i russi stiano colpendo le fazioni contrarie ad Assad, facendo anche vittime tra i civili, e non esclusivamente quelli dell’Isis. “Le voci che indicano che l’obiettivo di questi raid non era l’Is non hanno nulla di fondato” ha tenuto a precisare Sergei Lavrov, ministro degli Esteri russo, che ha specificato come non sia affatto a conoscenza di eventuali vittime tra i civili. Dal Cremlino Mosca hanno reso noto il ’potenziale’ umano e tecnologico impiegato in Siria: un battaglione di forze speciali della marina, e più di 50 mezzi fra aerei ed elicotteri. Dettagliati poi, da parte dei russi, orari e luoghi dei raid (al momento già oltre 30 in totale), correlati da filmati. Notizie di vittime civili provocate dai raid russi in Siria (ieri la Colizione nazionale siriana ha denunciato la morte in un bombardamento russo di 36 civili fra cui bambini) rappresentano una “guerra dell’informazione”, ha denunciato Vladimir Putin aggiungendo che la Russia sta definendo “contatti con servizi di intelligence e istituzioni militari degli Stati Uniti per coordinare le azioni in Siria” allo scopo di “stabilire un meccanismo operativo eccezionale”. Dall’Italia però si alza una voce che conforterebbe i sospetti americani: è quella di Fouad Roueiha, esponente della comunità siriana a Roma ed attivista del ’Comitato di solidarietà al popolo siriano’, che avrebbe dichiarato all’agenzia AdnKronos “L’obiettivo dei raid aerei russi in Siria non è l’Isis ma sono gli oppositori di Assad. L’Isis non è il reale obiettivo dei russi. Il più vicino campo base dell’Isis dista 55 km dal centro abitato che è stato attaccato. La Russia e l’Iran sono sponsor storici del regime di Assad. Non mi stupisce che Mosca intervenga così direttamente. Negli ultimi cinque anni – ha quindi aggiunto – la fornitura di armi alla Siria non è diminuita, i finanziamenti nemmeno”. E dunque, secondo la Roueiha, il massiccio esodo in atto dalla Siria verso l’Europa è più che legittimo: “la differenza rispetto al passato è che prima i profughi scappavano ma rimanevano nei confini più vicini alla Siria, come Turchia o Libano, con la speranza di poter rientrare nel proprio Paese. Quelli erano Paesi che fungevano da rifugio temporaneo. Adesso non è più cosi, fuggono verso l’Europa per disperazione, perché sanno che difficilmente potranno tornare in Siria, a casa”.

    M.T.