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    Smartphone, la modalità notturna non migliora la qualità del sonno: lo dice uno studio

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    Utilizzare lo smartphone prima di andare a dormire peggiora la qualità del sonno. Lo dice la scienza, che ha appurato che mandare messaggi, navigare in internet, pensare a cosa pubblicare sui social poco prima di chiudere gli occhi, rende il sonno più agitato. E finora si era pensato che ance la luce blu dei cellulari potesse peggiorare la qualità del sonno.

    Per questo da ormai diversi anni le case produttrici di smartphone hanno pensato a una ‘modalità notturna’ che ha proprio il compito di limitare le luci blu dei cellulari, ritenute responsabili del sonno agitato. Uno studio condotto dagli scienziati del Brigham Young University e del Cincinnati Children’s Hospital Medical Center, chiamato Does iPhone night shift mitigate negative effects of smartphone use on sleep outcomes in emerging adults?, sembra però sfatare il mito.

    La ricerca è stata condotta su 167 studenti universitari, a cui è stato chiesto di restare a letto almeno 8 ore con un accelerometro per monitorare lo stato del sonno. Alcuni hanno dormito con la modalità notturna attiva, altri con la modalità disattivata e altri ancora non hanno proprio utilizzato lo smartphone prima di dormire.

    Il risultato della ricerca ha evidenziato che non ci sono molte differenze tra le persone che hanno dormito con la modalità notturna attivata e quelle che lo hanno fatto con la modalità disattivata. La differenza è stata invece registrata con quelle persone che hanno evitato l’utilizzo del telefono prima di andare a dormire. Il risultato dell’esperimento evidenzia quindi che per avere un sonno equilibrato e sereno, sarebbe meglio addormentarsi senza aver utilizzato prima il cellulare.