SONO ALMENO UN MILIONE IN ITALIA I MINORI IN POVERTÀ ASSOLUTA E, PIÙ IN GENERALE, QUELLI CHE STUDIANO NON BRILLANO PER PREPARAZIONE: L’INQUIETANTE REPORT DI SAVE THE CHILDREN

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    Sono dati sconcertanti quelli che accompagnano il rilancio della campagna per il contrasto alla povertà educativa, presentato da Save the Children: ’Futuro in partenza? L’impatto delle povertà educative sull’infanzia in Italia’. La realtà che emerge è infatti a dir poco inquietate: nel nostro Paese negli ultimi 10 anni la percentuale di minori in povertà assoluta(oltre 1,1 milioni)è quasi triplicata, passando dal 3,9% della popolazione di riferimento nel 2005 al 10,9% nel 2015. Per non parlare poi del livello d’istruzione che, sebbene abbia l’unico riscontro positivo in merito all’abbandono scolastico (passando dal 38% del 1992 al 15% del 2015), segna tuttavia per l’Italia un umiliante quart’ultimo posto  rispetto agli altri paesi Ue, dove la media è dell’11%. Nella cosiddetta ’early school leavers’ infatti, ‘facciamo meglio’ soltanto davanti alla Romania (19%), Spagna e Malta (a pari merito con il 20%). ‘Pessimi’ in matematica su scala planetaria, il quadro sconsolante che dipinge i nostri ragazzi investe anche ‘il tempo libero’: è infatti aumentata di 6 punti percentuali dal 2010 al 2013 (passando dal 59% al 65%), attestandosi attualmente al 60%, la media dei ragazzi che non partecipano ad attività culturali, ricreative e sportive.  

    M.