Sono stato ferito dalle cattiverie ma torno a sorridere

’’Se mettono a nudo i fatti della mia famiglia ben venga, se dicono che ho una moglie di 30 anni più giovane è un fatto, se dicono che ho un passato, che mi sono sposato, che ho lasciato i Pooh o che ho detto ’maremma maiale’ va tutto bene, ma inventarsi delle cose che fanno male alla famiglia l’ho trovata una cosa disonesta e inappropriata. Io minimizzo tutto invece mia moglie, con grande dignità, ha preso qualche decisione importante nei confronti di chi le ha fatto del male’’.
E’ un fiume in piena Riccardo Fogli il quale, avvicinato da un cronista dell’agenzia di stampa AdnKronos, ripercorre finalmente con calma e lucidità (distacco), la sua recente, e ‘chiacchierata’, esperienza vissuta nell’ambito del reality ‘L’isola dei famosi’.
“Sento ancora nelle orecchie il profumo, l’odore e il sapore del mare. Andare all’’Isola dei Famosi’ è stata una esperienza bellissima, ho visto un’acqua e una terra ideale, ci porterei a vivere anche la mia famiglia, magari in un bungalow a 2 chilometri da lì e con qualche chicco di riso in più’’, spiega subito il ‘quinto’ Pooh, cercando di sdrammatizzare quanto accaduto, rifugiandosi nell’aspetto migliore, quasi bucolico, della sua presenza sull’atollo ecuadoregno. ’’A volte per due o tre giorni non avevamo neanche un chicco di riso da mangiare – ricorda quasi con nostalgia Fogli – ma io sono stato benissimo lo stesso, tanto che i miei colleghi ’naufraghi’ mi chiedevano sempre: ’Come fai a essere sempre il primo ad alzarti e l’ultimo ad andare a letto? Non stai mai fermo!’. Mia moglie dice che sono un guerriero, che sono Tarzan. Non riesco a stare mai fermo neanche nella vita o durante un concerto, per cui sono stato facilitato perché avevo già una preparazione mentale e atletica per affrontare una sfida così dura. Ho cominciato ad ’imparentarmi’ con il riso 20 giorni prima dell’inizio del programma, quindi conoscevo l’esatto numero dei chicchi contenuti in 20 grammi di riso. E pensare – prosegue il cantante toscano – quando mi hanno fatto i provini ho detto: ’Ne approfitto adesso che sono ancora giovane’, perché io sono un plurimaratoneta, sono un maremmano coraggioso, salto da una roccia all’altra, da un albero all’altro, vado a cavallo e non ho paura di soffrire la fatica e la fame, per cui non mi ha assolutamente spaventato l’idea di andare sull’’Isola’’’.
Il ricordo va anche agli amici naufraghi con i quali ha condiviso questa difficile esperienza, da Jeremias e Soleil (’’Appena sono arrivati ci siamo innamorati. Sono diventato il loro nonno, quando sono entrati non sapevano niente dei meccanismi del programma, non avevano una coperta e io ho diviso con loro le mie cose. Mi hanno trattato come fossero i miei nipoti perché quando andavamo a pesca o a caccia Jeremias si voltava ogni tre secondi e mi veniva a dare una mano’’), a Stefano Bettarini (’’con lui ho trascorso i giorni più belli della mia vita, è un gentiluomo e una persona meravigliosa’’) e, alla domanda se ripeterebbe simile esperienza, non scherza quando dice che la rifarebbe: “Sembrerò scemo ma ho amato molto l’’Isola’ perché è un reality vero, crudo, dove nessuno ti regala niente, neanche una merendina, i cameramen non ti parlano neanche per cui ti senti veramente un ’naufrago’. L’unica cosa che ti concedono di portarti è un sacco che con due mutande e due tute, non hai niente e questo a me piaceva. A ferirmi non sono stati certo né la fame né il freddo. Ci riandrei – e qui entriamo nel ‘campo minato’ – ma solo se mi permettessero di sentire mia moglie una volta a settimana per sentire se va tutto bene’’.
Quindi, inevitabilmente, un accenno su quanto accaduto, su tutte le cattiverie da lui subite in un forte momento di debolezza anche emotiva: “Ero dentro e non capivo l’entità del dramma familiare che si stava creando, ho una bambina di 7 anni che un giorno prenderà l’iPad e leggerà che qualcuno ha accusato la mamma di aver tradito il papà quando era all’’Isola’. Questo è insopportabile e condannabile sotto ogni punto di vista, al di là dell’audience. Non esiste audience sul dolore altrui’’. In effetti una vicenda davvero di pessimo gusto ed inappropriata, che ha indotto l’artista a farsi una precisa idea di Fabrizio Corona, un uomo, dice, “Molto cattivo, anzi inutilmente cattivo. Sono sicuro che se avesse preso l’aereo e fosse venuto in Honduras, guardandomi negli occhi, non avrebbe avuto il coraggio di dirmi quelle cose. Mi sono sentito usato ingiustamente, non solo io ma soprattutto la mia famiglia. Io pesavo 13 chili di meno e guardavo questo piccolo schermo posto a un metro e mezzo da me, non capivo cosa stesse succedendo – ricorda non senza dolore, quasi a sentirselo ancora addosso quel terribile disagio in diretta tv – insomma, stai uccidendo un uomo ferito e disarmato e questa è una cosa sleale, ma non voglio andare oltre’’.
Fogli spiega poi che partecipare a questo reality per lui ha significato anche a dover rinunciare ad altri impegni relativi alla sua attività musicale, che ora tornerà ad essere il suo pane quotidiano, con l’eterno amico Roby Facchinetti, anticipa, ”il 15 giugno saremo a Ferentino e dopo avremo un po’ di date sparse in giro per l’Italia. Poi andrò in Russia, in Lettonia, Estonia e in Canada’’. E per quanto riguarda gli ‘altri’ Pooh? “La famiglia Pooh – risponde finalmente sorridendo dolcemente – è sempre meravigliosamente vicina, siamo molto uniti, anche se ognuno fa i suoi concerti con la propria band. Siamo cinque Pooh ’sparsi’ però se guardiamo in alto nel cielo abbiamo sempre una ’nuvoletta Pooh’ che ci segue positivamente’’.
Max