SOS SICUREZZA, AUTOBUS VIGILATI DA GUARDIE GIURATE di Ambra Degli Eredi

    Brescia– E’ stata confermata proprio stamane la decisione di Brescia Mobilità, responsabile del trasporto

    urbano della città lombarda, di blindare e controllare attraverso forme di vigilanza, più o meno drastiche,

    i diversi autobus che circolano nella città. A proposito di ciò, interviene Valerio Prignachi, presidente di

    Brescia Mobilità, il quale afferma “a preoccuparci è stata l’escalation ravvicinata di episodi violenti e la

    necessità di fornire risposte… ci è sembrata la mossa più efficace pensando alla stragrande maggioranza di

    utenti che pagano il biglietto”. Provvedimento tra l’altro già stato adottato precedentemente da altre città,

    quali Bergamo, Verona, Salerno, sempre a causa di alcune bande di vandali ed ubriachi, tra cui rom, i quali

    hanno provocato numerose aggressioni e liti nei confronti degli autisti, dei controllori e dei passeggeri,

    fino ad arrivare ai casi più estremi di colpi di fucile indirizzati verso i mezzi di trasporto stessi. La questione

    ha raggiunto il picco soprattutto in alcune città, come Roma, nella quale 58 dipendenti dell’ATAC, servizio

    per il trasporto urbano di Roma, già nel 2013 e 91 durante quest’anno, sono stati costretti a farsi medicare

    curare negli ospedali. Anche a Taranto la situazione non è differente, dal momento che proprio 2 giorni

    fa un autista ha subito l’ennesima aggressione e la Cisl (Confederazione Italiana Sindacato Lavoratori) ha

    denunciato l’esilarante situazione di spinelli fumati durante le ore di punta negli autobus e di sedili sradicati

    e gettati dai finestrini. Nel frattempo il partito Sel (Sinistra Ecologia Libertà), propone di adottare delle

    corse riservate esclusivamente ai passeggeri rom, considerati i più irrequieti e pericolosi. Infine interviene

    Rocco Ungaro, segretario Filt Cgil Lombardia (Federazione Italiana Lavoratori Trasporti), il quale afferma

    che il concetto di bene pubblico ormai non esiste più in questo Paese e aggiunge “non voglio giustificare

    le cause di questo degrado solo con la crisi economica, però lo stato in cui versano treni e i bus pubblici in

    tutto il Paese è eloquente”. La presenza di uomini armati dunque potrebbe davvero funzionare e mettere

    fine radicalmente a questo allarme sicurezza esploso ormai in quasi tutte le città metropolitane e garantire

    finalmente un ritorno, forse, alla civiltà, all’autocoscienza e alla stabilità.