SOSTANZE TOSSICHE VESTITI E SCARPE, DENUNCIATI 2 CITTADINI CINESI

Cromo e piombo ben al disopra dei limiti consentiti. E’ quanto accertato ieri a seguito di un controllo effettuato all’interno di un magazzino in via Rina Monti, al Prenestino. Violazione relativa alla tutela della salute e dell’incolumità pubblica e violazione concernenti la normativa sul transito e sull’importazioni delle merci. Questi i reati per i quali sono stati denunciati dalla Polizia 2 cittadini cinesi responsabili del magazzino.

Verifiche a “360°” eseguite dagli agenti della Divisione Amministrativa della Questura, a cui hanno attivamente collaborato  anche gli uomini dell’Ufficio Immigrazione, dell’agenzia delle Dogane, della Direzione Centrale Antifrodi, della Direzione Territoriale del Lavoro e del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco. Al momento del controllo, all’interno del magazzino sono stati identificati 10 cittadini cinesi risultati in regola con la posizione sul Territorio Nazionale; personale della Direzione Territoriale del Lavoro sta invece verificando la loro posizione in merito alla normativa sul lavoro. L’ingente quantitativo di merce presente nel magazzino, è stato sottoposto ad un test utilizzando un apparecchio in dotazione all’Agenzia delle Dogane. I risultati hanno evidenziato, su jeans e su scarpe di diverso tipo e modello, la presenza diverse sostanze tossiche, in particolare cromo e piombo, in percentuale ben al di sopra del consentito secondo le vigenti normative in materia. Tutta la merce è stata sequestrata; si tratta complessivamente di 45.000 paia di scarpe e di 15.000 capi d’abbigliamento. Accertata anche la presenza di merce priva di documentazione commerciale, presumibilmente in contrabbando dei diritti doganali, sulla quale sono in corso ulteriori verifiche. Riscontrate infine irregolarità, per quanto riguarda il discorso sicurezza, da parte del personale del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco. In particolare le uscite di emergenza e le vie di esodo non erano tutte fruibili, poiché ostruite da cancelli con lucchetti o da merci varie; inoltre l’impianto di allarme antincendio e dell’illuminazione di emergenza non erano funzionanti.