Nella settimana in cui il democratico Zingaretti impone il maxiemendamento sulla spending review regionale, cassando in un solo boccone emendamenti di opposizione e sua stessa maggioranza, il presidente della Regione trova addirittura il coraggio di sfornare lennesima consulenza esterna, alla faccia del nostro efficiente personale interno e delle già bistrattate tasche dei cittadini. Con atto di organizzazione n. G09341 del 30 giugno infatti, la giunta ricerca stavolta una professionalità per l’affidamento dell’incarico di dirigente dell’Ufficio ’Assistenza Protesica’ dell’Area ’Politica del Farmaco’ della Direzione regionale “Salute e Integrazione Sociosanitaria” a soggetto esterno all’amministrazione regionale. La procedura di scelta è sempre la stessa e, seppur consentita dalla normativa, lascia tanti dubbi legati a opportunità e buonsenso: i criteri infatti non prevedono comparazione formale fra i candidati, ma semplicemente l’obbligo di motivazione da parte del direttore del dipartimento competente. Il contratto previsto è un triennale per un trattamento annuo onnicomprensivo che sfiora i 100mila euro. Lennesima beffa per le già tartassate famiglie del Lazio, costrette a sopportare una tassazione elevata e servizi regionali spesso deficitari. Lo abbiamo ribadito in tutte le salse: Zingaretti la finisca di fare il presuntuoso, comprenda che le casse regionali non navigano nelloro e la smetta di ricorrere a consulenze esterne inutili ed esose. Così, in una nota, il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.
