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Spy-story all’italiana: l’ufficiale ‘corrotto’ con soli 5mila euro. Espulsi due funzionari russi

Una vicenda rispetto alla quale il nostro immaginario non può che indirizzarsi ai tumultuosi ‘spy-movies’ a stelle strisce dove, fra buoni a cattivi, si snoda il destino di una potentissima formula segreta.

Tutto potevamo immaginare infatti (almeno fino ad oggi), meno che il nostro Paese potesse custodire ‘segreti militari,’ tali da far gola ad altre super-potenze straniere.

Spy-story all’italiana: la ‘gola profonda’ era un capitano di fregata in servizio nello Stato Maggiore

Dunque ha a dir poco, meravigliato stamane, apprendere che un capitano di fregata, Walter Biot, in servizio presso lo Stato maggiore della Difesa, sia stato arrestato per spionaggio.

Eppure, come recita il mandato, eseguito dai Carabinieri del Ros, l’ufficiale è accusato di procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato, in pratica di ‘spionaggio politico-militare’, di materiale ovviamente top-secret. 

Spy-story all’italiana: un bruttissimo ‘tradimento della Patria’ maturato per appena 5mila euro

Invece, proprio come nei film, forse anche con la classica gocciolina di sudore che solca le tempie in questi casi, il capitano di fregata, con il suo smartphone (dunque nessun congegno ‘filmico-avveniristico’, e questo già delude un po’),  avrebbe fotografato attraverso il monitor del pc che li custodiva, documenti militari, per poi caricarli in una ‘pennetta’ finita niente di meno che – come ‘da copione’ – tra le mani dell’immancabile ufficiale delle forze armate russe.

Ovviamente la sim del Biot è stata subito sequestrata ma, in verità, ciò che sorprende, è la modesta quantità di denaro per la quale l’ufficiale ha ‘concettualmente’ tradito la Patria: 5mila euro!

Spy-story all’italiana, Di Maio: “Abbiamo espulso i due funzionari russi implicati nella vicenda”

Ovviamente, all’arresto del capitano, che in realtà i carabinieri seguivano già da un po’ di tempo, è seguita la protesta del governo italiano, che ha immediatamente proceduto all’espulsione dei due funzionari russi coinvolti nella ‘spy-story’.

Come ha poi scritto dopo su Fb il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ”In occasione della convocazione al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale dell’ambasciatore russo in Italia, abbiamo trasmesso a quest’ultimo la ferma protesta del governo italiano e notificato l’immediata espulsione dei due funzionari russi coinvolti in questa gravissima vicenda“. Quindi, ha concluso i ministro: “Ringrazio la nostra intelligence e tutti gli apparati dello Stato che ogni giorno lavorano per la sicurezza del nostro Paese“.

Max