Home SPORT CALCIO Stadio della Roma, settimane decisive per Tor Di Valle: Fridkin ha fretta

Stadio della Roma, settimane decisive per Tor Di Valle: Fridkin ha fretta

Era il 2016 quando la Roma presentò al mondo il progetto del suo nuovo stadio. Era stato già deciso tutto: posizione, design, impianti e collegamenti. A distanza di 4 anni non è ancora stata posata la prima pietra a Tor di Valle, lì dove il presidente uscente James Pallotta ha lavorato a lungo per far sorgere la nuova casa giallorossa prima di lasciare la guida del club.

Con l’arrivo di Friedkin i piani non sono cambiati: il nuovo patron ha precisato fin da subito che il nuovo stadio è un elemento chiave per il futuro della società. Sia dal punto economico che di immagine. Tor di Valle è ancora il teatro ideale su cui veder realizzato il progetto originario.

E in questo senso sono stati fatti passi in avanti: nella giornata di ieri Radovan Vitek ha ratificato l’acquisto dei terreni di Tor di Valle, per una cifra vicina ai 50 milioni di euro. Il magnate ceco ha acquisito la società della famiglia Parnasi: ora quindi l’area dell’ippodromo e il progetto relativo allo stadio della Roma passano in mano all’imprenditore boemo.

Con l’ingresso di un miliardario sulla scena e la contemporanea estromissione di Parnasi, Friedkin spera che la sindaca Virginia Raggi possa conquistare i voti necessari all’approvazione del progetto stadio. Una risposta definitiva dovrebbe arrivare prima di Natale.

Al netto dei ritardi e delle problematiche relative all’emergenza sanitaria Friedkin ha deciso di aspettare ancora qualche mese. Il presidente giallorosso ha fretta di capire il futuro del progetto, non ha mai nascosto l’intenzione di presentare un piano tutto suo, anche lontano da Tor di Valle. I prossimi mesi dovrebbero essere finalmente quelli decisivi per capire se lo stadio della Roma potrà sorgere lì dove ora giace l’ippodromo ormai lontano ricordo di quello che fu.