STADIO, MARINO: ABBIAMO STRAVOLTO PROGETTO INIZIALE

    “Le leggi indicano spesso scadenze, la legge sugli stadi indica che i Comuni che ricevono una proposta per costruire uno stadio privato, devono esaminare la proposta in 90 giorni, compreso il mese di agosto, quando, normalmente, i palazzi pubblici lavorano meno. Qui in Campidoglio abbiamo lavorato tutti i giorni di agosto, con riunioni che io stesso ho condotto, e il 22 agosto mi sono presentato ad una riunione strategica con imprenditori stranieri”. Così il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ai microfoni di Radio Popolare Roma, in merito al progetto del nuovo stadio della Roma a Tor di Valle. Nella riunione del 22 agosto, l’amministrazione
    rappresentata dal primo cittadino ha dichiarato la proposta “irricevibile, perché non vogliamo uno stadio dove il 75 per cento delle persone debbano recarsi con mezzi propri – ha spiegato Marino – vogliamo uno stadio dove le persone possano arrivare via ferro, quindi abbiamo stravolto il progetto iniziale”, includendo una “nuova stazione della metro B a Tor di Valle, che non solo servirà agli spettatori che vanno allo stadio, ma servirà i quartieri Decima e Torrino; un ponte che colleghi la stazione della ferrovia Roma-Fiumicino e una terza via, quella della Roma Lido, che ha già una fermata. Insomma – ha concluso – avremo la possibilità di trasportare, per un ora e mezza, il 75% degli spettatori allo stadio con mezzi come il treno e la metropolitana”, si tratta di “200 milioni di opere a servizio del pubblico”.