Home POLITICA ECONOMIA Startup: crowdfunding per TvbEat, delivery che salva ristoranti di provincia

Startup: crowdfunding per TvbEat, delivery che salva ristoranti di provincia

Nell’era dell’epidemia da Covid-19, caratterizzata dal continuo altalenarsi tra aperture e chiusure e dall’impossibilità di spostarsi, il desiderio di maggiori servizi a domicilio è esploso anche nelle numerose province italiane. Questa è la necessità che Damiano Vassalli e Andrea Togni hanno percepito, grazie agli anni di esperienza come imprenditori, nella loro provincia, Bergamo. Volendo supportare i piccoli ristoratori a resistere alla crisi, i due hanno deciso di creare una piattaforma di consegna tutta locale, che non andasse a scontrarsi con le grandi realtà del delivery che hanno già conquistato le città metropolitane italiane e del mondo, bensì che servisse a fornire lo stesso servizio ma all’interno delle province, fino ad oggi sprovviste di qualsiasi possibilità in tal senso. 

“Quando ci siamo resi conto che tanti ristoranti della nostra provincia erano chiusi per le restrizioni imposte dal Covid e, al contrario dei colleghi delle grandi città, non potevano neanche fare consegne a domicilio perché alle grandi aziende del delivery non conviene operare in queste zone, abbiamo capito che bisognava fare subito qualcosa”, racconta Damiano Vassalli, Ceo e co-founder di TvbEat, startup innovativa del delivery che ha come claim: “Dove gli altri non arrivano”. 

TvbEat è nata nel 2020, in pieno lockdown, per aiutare i ristoranti di provincia a fare delivery. “Siamo partiti con pochi ristoranti di amici, puntando sulla conoscenza diretta del territorio e delle persone. In sei mesi, avevamo oltre 150 locali associati e consegnato più di 10mila pasti. Il grande attaccamento al territorio, l’individuazione di una necessità reale e la passione dei fondatori, sono stati determinanti per il successo di TvbEat”, continua Vassalli. 

Nella provincia di Bergamo, TvbEat ha rappresentato una vera boccata di ossigeno per tanti locali che senza il delivery avrebbero dovuto chiudere definitivamente le serrande durante l’anno più buio che il settore del food abbia mai attraversato. In questo periodo TvbEat (che prima si chiamava BGEat) ha creato una piattaforma per ordinare online e formato una flotta di riders, tutte persone del posto che avevano bisogno di lavorare, offrendo anche a loro un’opportunità concreta in un momento così terribile.  

Dal marzo del 2020 TvbEat ha raggiunto ben 60 comuni della bergamasca, permettendo a molti imprenditori di continuare la propria attività, nonostante il contesto ostile e, a oggi, sono 150 i ristoranti e le attività affiliate che hanno scelto il servizio. Si tratta di un range molto vasto che include diverse categorie; ristoranti gourmet, ristoranti classici, pizzerie, comfort food, gelaterie e pasticcerie ed enoteche. TvbEat ha goduto di un grande slancio negli ultimi mesi: più di 12.000 consegne eseguite da luglio a febbraio 2021 sul territorio di Bergamo (40kmq in cui risiedono 58 mila famiglie) e più di 7.100 utenti iscritti. Non solo: la piattaforma ha fatturato, negli ulti 6 mesi, più di 100 mila euro, ha generato più di 400 mila euro di vendite per le attività affiliate e ha avviato i lavori per il servizio tramite franchising in 2 nuove province (Lodi e Cremona). 

“Abbiamo riflettuto a lungo sul modello di business da adottare – spiega Andrea Togni, co-founder della startup. – per far crescere la nostra azienda e ci siamo resi conto che non dovevamo tradire i principi con i quali siamo partiti. Se TvbEat ha funzionato è soprattutto grazie alla profonda conoscenza del territorio e alla fiducia che i ristoratori hanno riposto in noi. Per questo, la strada più indicata per crescere è replicare in altre province la nostra esperienza e farlo con il franchising. Abbiamo deciso di mettere il nostro modello e il nostro brand a disposizione di altre persone che proprio come noi conoscono e amano il proprio territorio, vogliono creare lavoro per se e per chi le circonda. Hanno aderito al progetto già due province: Lodi e Cremona, ma non abbiamo assolutamente intenzione di fermarci e per questo abbiamo deciso di lanciare una campagna di equity crowdfunding per arrivare a 10 sedi entro la fine del 2021”.