Home POLITICA ECONOMIA Startup, Techyon: hr-tech italiana cresce nell’anno del Covid e continua ad assumere

Startup, Techyon: hr-tech italiana cresce nell’anno del Covid e continua ad assumere

“Quando abbiamo lasciato il contratto a tempo indeterminato in una grande multinazionale hr per fondare Techyon, alcuni ex manager ci dissero che saremmo durati qualche mese”. A dirlo Jacopo Tonelli, co-founder & ceo di Techyon. Oggi Techyon, il primo head hunter italiano esclusivamente specializzato in information technology, ha triplicato il fatturato del primo anno con l’obiettivo di triplicarlo nuovamente nel 2021, superando così i 3 milioni di ricavi.  

L’ultimo anno, segnato dalla pandemia, non ha arrestato la crescita di Techyon. L’azienda ha creato 32 posti di lavoro a tempo indeterminato e punta, entro la fine dell’anno, ad assumere altri 20 professionisti tra Milano e la nuova sede in apertura a Barcellona, uno dei più importanti hub tecnologici d’Europa. Il segreto di Techyon: niente finanziatori, crescita organica e attenzione a clienti e candidati. 

Nonostante le tante offerte ricevute, Techyon ha da subito rifiutato l’apporto di capitali esterni per concentrarsi sulla creazione di un prodotto indipendente da logiche terze, creando valore e profitti riconducibili esclusivamente ai risultati ottenuti. È l’attenzione maniacale a ogni fase del servizio offerto che ha consentito all’azienda di diventare in rapidissimo tempo un punto di riferimento per organizzazioni e candidati del mondo it. 

“Nel mondo delle startup siamo degli outsider, ma questo ci ha consentito di qualificarci come un’azienda solida e di differenziarci all’interno del panorama attuale, composto da numerose realtà fragili” spiega Federico Colacicchi, co-founder & ceo di Techyon. Techyon è una realtà tutta italiana, nata in Italia – con sede a Milano – e attiva su tutto il territorio nazionale, da nord a sud. “Siamo molto fieri di essere italiani al 100%, orgogliosi di poter contribuire, con la nostra rapida crescita, alla crescita economica del Paese, soprattutto in un momento così delicato per la nostra economia”, continua Tonelli. 

Techyon è tra le realtà italiane che esportano expertise e competenze all’estero. Oltre alla sede di Barcellona, il piano quinquennale dell’azienda prevede l’apertura di uffici a Parigi e Berlino, entro il 2025, e ulteriori investimenti in ambito tech.  

“Le selezioni per entrare a far parte di Techyon – ricorda Colacicchi – sono articolate, tuttavia l’iter è stato progettato con la consapevolezza che solo una squadra con le giuste competenze può raggiungere risultati eccezionali. Ad oggi il nostro team è più forte e coeso che mai, consapevole delle proprie qualità e delle sfide che ci attendono. A collaboratori altamente qualificati si aggiunge poi l’estrema attenzione alle nuove tecnologie: mettiamo a disposizione dei nostri recruitment engineer strumenti innovativi e specifici, idonei a svolgere al meglio il lavoro di head hunter it. Talvolta capita che nuovi strumenti e funzionalità siano suggeriti proprio dai nostri stessi collaboratori”.  

Ad oggi Techyon ha raggiunto più di 360 mila candidati che operano in vari livelli della piramide funzionale e ha un portafoglio clienti, composto da oltre 400 aziende, estremamente variegato: grandi società di informatica, banche, aziende di servizi, gruppi manifatturieri, start-up di eccellenza e digital dna company.