Home ATTUALITÀ ‘Sterling tuffatore’, rivolta social contro rigore Inghilterra

    ‘Sterling tuffatore’, rivolta social contro rigore Inghilterra

    “Sterling tuffatore”. Il rigore che ha permesso all’Inghilterra di battere la Danimarca e di volare in finale a Euro 2020 fa discutere, per usare un eufemismo. I tifosi di tutto il pianeta calcio, Inghilterra esclusa, contestano la decisione dell’arbitro Makkelie e puntano il dito contro il tuffo dell’attaccante: Sterling si è buttato, è il verdetto inappellabile. Come se non bastasse, l’azione incriminata è anche viziata dalla presenza di un altro pallone in campo. Insomma, ce n’è abbastanza per spingere molti appassionati -non solo italiani- a denunciare il trattamento di favore riservato alla Nazionale dei Tre Leoni, che chiuderà il torneo tra le mura amiche di Wembley, dove ha giocato tutti i match ad eccezione dei quarti di finale vinti a Roma contro l’Ucraina. Sui social, foto e video dell’episodio più contestato abbondano sui profili di utenti di ogni nazionalità. Non mancano accuse al presidente della Uefa, Aleksander Ceferin: c’è chi immagina oscure manovre legate alla Superlega, abbandonata dai club inglesi, e scommette a pelle su un feeling particolare tra Uefa e Inghilterra. Tutto riassunto nell’hashtag #CeferinOut che ricompare. 

    Nel mirino dei tweet finiscono anche i cosiddetti ‘pundit’, gli esperti della tv inglese. In prima fila c’è Gary Lineker, ex calciatore e oggi volto della Bbc: pochi giorni fa, come Alan Shearer, non ha esistato a stigmatizzare con ironia la ‘scena’ di Ciro Immobile nel match vinto dall’Italia con il Belgio. L’attaccante della Lazio è stramazzato al suolo nell’area avversaria reclamando un rigore, salvo rialzarsi miracolosamente quando Barella è andato a segno pochi secondi dopo. ”Non dici nulla di Sterling?”, la domanda che migliaia di persone pongono ora a Lineker. “Non voglio più sentire accuse di simulazione ad altri giocatori”, si legge in un altro messaggio, che mette in discussione la presunta ‘superiorità morale’ dell’english football rispetto ai furbacchioni latini.