STOPPATO ZAIA: STATUTO SPECIALE AL VENETO MAI

    “Chiederemo tutte le 23 competenze, il federalismo fiscale e anche il disegno di legge statale per l’autonomia speciale. E’ il disegno di legge più breve della storia della regione del Veneto. Ha solo un articolo: modifica del primo comma dell’articolo 116 della Costituzione, dopo le parole ’Val d’Aosta’ sono aggiunte le seguenti ’e il Veneto’. Quindi chiediamo anche la modifica costituzionale affinché il Veneto sia una regione a Statuto Speciale”. Motivato dagli esaustivi esiti del referendum sull’autonomia regionale, uscendo dalla riunione straordinaria della giunta il governatore del Veneto, Luca Zaia, ’va oltre’ rivendicando la volontà di trasfomare la sua regione in una a statuto speciale. Un’ambizione però subito smorzata sul nascere dal sottosegretario agli Affari Regionali, Gian Claudio Bressa, che ha immediatamente replicato: “La sua è una provocazione. Zaia – ha affermato il sottosegretario ai cronisti – ha approvato due proposte di legge, una in cui dice che il Veneto è una regione a statuto speciale (e dovrebbe spiegare perché il Veneto e non la Liguria, l’Umbria o la Basilicata…) e un’altra in cui chiede che al Veneto vengano affidate le 23 competenze di legislazione concorrente e i 9/10 di gettito fiscale prodotto in Veneto. Se tutti facessero una cosa del genere non ci sarebbe più la Repubblica italiana. Quindi la sua è una provocazione. Zaia non può pretendere nulla, può fare quello che ritiene ma quello che esula dalle sue competenze non lo può pretendere. Può chiedere un confronto per attuare il terzo comma dell’articolo 116 della Costituzione, come sta facendo l’Emilia. Tant’è vero che ora parte il tavolo di confronto con l’Emilia Romagna”.
    M.