Strage a Parigi: “identificati i terroristi, sono di origine Franco-Algerini” – Rita Zangrilli

 

Strage nella sede del settimanale satirico Charlie Hebdo a Parigi. Cinque minuti di terrore, 8 feriti, 5 ancora in condizioni gravissime e 12 le vittime di cui 8 giornalisti, due agenti assegnati alla protezione del direttore, un ospite che era stato invitato alla riunione di redazione e il portiere dello stabile. Tra le vittime anche il direttore Stephane Charbonnier, che firmaCharb le sue vignette, e i tre vignettisti Georges Wolinski,Cabu (Jean Cabut) e Tignous (Bernard Verlhac). Un attacco studiato attentamente e messo in atto nel giorno della riunione di redazione settimanale.

 

In serata sono stati identificati i terroristi. Secondo il giornale L’Union uno di loro sarebbe di Reims. Un’unità di forze speciali è sul posto e perquisizioni sono già iniziate. Il sito Le Point, che cita fonti confidenziali, annuncia che i due uomini che hanno sparato sono due franco-algerini, di 32 e 34 anni, tornati in Francia quest’estate dalla Siria. C’è anche un terzo ricercato che potrebbe averli aiutati, un giovane “senza fissa dimora”.

 

Poco prima dell’attacco era stato postato l’ultimo tweet di Charlie Hebdo, una vignetta in cui il leader dello Stato Islamico, Abu Bakr al-Baghdadi, augura buon anno e buona salute a tutti.Gli attentatori, secondo il racconto di alcuni testimoni, hanno aperto il fuoco gridando: “Vendicheremo il Profeta” e “Allah u Akbar” (Allah è grande). 

 

Fondamentale la testimonianza della vignettista Coco presente l’attacco: “Ero andata a cercare mia figlia al kindergarten. Davanti alla porta del palazzo del giornale, due uomini incappucciati e armati ci hanno brutalmente minacciato. Volevano entrare, salire. Ho aperto la porta con il codice numerico. Hanno sparato su Wolinski, Cabu. È durato 5 minuti, mi ero rifugiata sotto la scrivania. Gli attentatori parlavano perfettamente francese e hanno rivendicato di essere di al Qaeda”.