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Striscia di Gaza, lanciati 250 razzi verso Gerusalemme. Raid aerei israeliani

Dopo giorni di tensione crescente a Gerusalemme, ieri, lunedì 10 maggio, tra Israele e Hamas le violenze si sono trasformate in conflitto aperto, il più intenso dal 2014. Tutto è cominciato all’interno di al-Aqsa, nel complesso della Spianata delle Moschee, Gerusalemme Est, dove un raid della polizia israeliana ha scatenato le violenze con i palestinesi. Secondo la Mezzaluna rossa, organizzazione della Croce Rossa, negli scontri almeno 300 palestinesi sono rimasti feriti.

L’ultimatum di Hamas

Hamas, organizzazione politico-militare che controlla la striscia di Gaza, dopo aver dato tempo fino alle 18 a Israele “per far uscire i suoi soldati e i suoi coloni dalla Moschea Al Aqsa”, ha lanciato circa 200 razzi verso lo Stato ebraico e una decina verso Gerusalemme, che da anni non veniva presa di mira.

La risposta israeliana

L’esercito israeliano ha risposto con bombardamenti aerei su Gaza. Secondo le autorità palestinesi, sarebbero 24 i palestinesi uccisi, di cui nove bambini. L’esercito israeliano ha invece detto di aver ucciso quindici miliziani di Hamas.

L’Unione europea condanna le violenza

“C’è una seria preoccupazione per quanto sta accadendo” sulla Spianata delle Mosche a Gerusalemme. “Si invita ad evitare di alimentare le tensioni”, ha detto l’alto rappresentante dell’Unione europea, Josep Borrell, al termine del Consiglio Esteri Ue.