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Sul fondo ad hoc italo-francese ancora nulla, ma Bruxelles spinge per il Mff della Leyen

Le ultime notizie erano ferme alla proposta formulata dall’italiano Paolo Gentiloni, e dal francese Thierry Breton, sull’istituzione di un apposito fondo europeo a sostegno dei paesi messi in crisi dall’emergenza sanitaria, delegato all’emissione di titoli di debito comune. Ma stamane, nel consueto briefing con i media, Eric Mamer, portavoce capo della Commissione Europea ha informato che, “Non c’è ancora una posizione della Commissione su questa materia”.

“L’Eurogruppo sta ragionando sul Mff della Leyen”

Ad ogni modo, la ‘porta è ancora aperta’, chiarisce il portavoce: ”La proposta del fondo è in discussione all’Eurogruppo, e sta agli Stati membri decidere. Da parte sua, la presidente della Commissione ha espresso più volte il suo punto di vista, che il modo migliore per attivare gli investimenti massicci di cui ha bisogno l’Europa, e su questo tutti sono d’accordo, è attraverso un Mff ambizioso e innovativo, un vero piano Marshall europeo. Questa proposta viene discussa all’Eurogruppo. Chiaramente c’è un processo in corso dentro la Commissione per progettare il Recovery Plan e in questo contesto il lavoro è in corso sull’Mff. Le posizioni comuni sono prese una volta che la Commissione ha dibattuto e deciso e non siamo chiaramente ancora a quel punto”.

“Di tangibile al momento abbiamo lo Sure”

Al momento, ha tenuto a chiarire Mamer, ”Ci sono due cammini distinti: da una parte l’Eurogruppo sta preparando un certo numero di proposte e dall’altro la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, hanno ricevuto il mandato dall’ultimo Consiglio Europeo di preparare un piano di ripresa“. Dunque, all’atto pratico, ha proseguito il portavoce di Bruxelles, ”Per il momento, quello che c’è da parte della Commissione sul tavolo è la proposta Sure, presentata dalla presidente Ursula von der Leyen la settimana scorsa ed è l’unica proposta della Commissione per il momento”.

Max