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Tamponi: il governo sta valutando un taglio del prezzo. I sindacati: “Le aziende si assumano l’onere delle spese”

Come ormai ripetuto fino alla noia, domani scatta il ‘D-day’ sull’entrata in vigore dell’obbligatorietà del green pass per tutti i lavoratori, sia del settore pubblico che privato. Fra le numerose ‘questioni’ che amano questa discussa ed invisa vigilia, anche il tema dei tamponi che, una spesa che, fino a prova contraria, non spetterebbe ai lavoratori e dipendenti pagare ma che, per tutta una serie di ‘ulteriori papocchi’, finisce invece per ritorcersi proprio a loro svantaggio.

In un marasma di proteste, ricorsi e mugugni, da parte sua il governo – al momento irremovibile – sta cercando di ‘addolcire’ la pillola tentando di calmierare almeno il prezzo dei test e, proprio per questo, entro domani il Cdm – se non la cabina di regia convocata per questo pomeriggio alle 18 –  potrebbe annunciare un sostanzioso taglio al costo dei tamponi.

I sindacati: “Vorremmo che tutte le aziende, non solo alcune, si assumessero l’onore del costo dei tamponi”

Dal canto suo, il segretario della Cisl Luigi Sbarra, ha già anticipato che “Draghi ci ha assicurato che il governo deciderà nelle prossime ore. Notizia confermata anche da Pierpaolo Bombardieri, della Uil, che ha aggiunto: “Ne discuteranno domani in Cdm, ci ha spiegato il presidente del Consiglio, e lì decideranno il da farsi”.

La proposta, ricordiamo, è frutto dell’incontro che i sindacato hanno avuto con l’esecutivo, come rimarca Maurizio Landini della Cgil:Abbiamo colto l’occasione per segnalare al governo la necessità di un forte abbassamento del costo del tampone, ma anche che si potenzi il credito d’imposta per i servizi di sanificazione. Vorremmo che tutte le aziende, non solo alcune, si assumessero l’onore del costo dei tamponi”.

I sindacati: “Se si arriva ad un ulteriore contenimento dei costi bene, ma il tema non è la gratuità dei test”

Dal canto suo, pressato sul tema da cronisti, Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, ha confermato che ”C’è un incontro in corso per verificare la possibilità di un abbassamento e ulteriore contenimento dei costi dei tamponi. Su questo piano il commissario Figliuolo ha già fatto un lavoro straordinario, perché ricordiamo che siamo già di fronte a prezzi calmierati. Se poi ci sono le condizioni per arrivare a un ulteriore contenimento dei costi, credo che possa essere valutato positivamente. Ma il tema non è la gratuità dei tamponi. Il governo ha scelto il vaccino per uscire da questa pandemia“.

Costa: “Il tampone gratuito non è la soluzione giusta. Invitiamo coloro che non si sono vaccinati a farlo”

Inflessibile, così come la gran parte dei componenti del Cts, contrari a questa eventualità, il sottosegretario ha voluto precisare ancora una volta che ”Il tampone gratuito non crediamo sia la soluzione giusta. Invitiamo coloro che non si sono vaccinati a farlo. Significa mettere al sicuro la propria vita e quella degli altri e permettere al Paese di tornare alla normalità”.

Costa: “La gratuità dei tamponi significherebbe far pagare ai cittadini che si sono vaccinati e non è giusto”

Del resto, ha continuato Costa, ”Se oggi il nostro Paese è a questo punto, dobbiamo dire un grande grazie agli oltre 43 milioni di concittadini che si sono vaccinati. La gratuità dei tamponi significherebbe far pagare ai cittadini che si sono vaccinati questo costo e credo che questo non sia giusto né rispettoso nei loro confronti”.

Costa: “Siamo consapevoli che stiamo chiedendo un ulteriore sacrificio, ma siamo sulla strada giusta”

In ogni caso, ha ribadito Costa concludendo, ”Domani si parte col Green pass nei luoghi di lavoro con quelle che sono le regole stabilite. Siamo in una fase delicata e l’estensione del Green pass ci aiuterà a uscire da questa pandemia. Siamo consapevoli che stiamo chiedendo un ulteriore sacrificio ai cittadini ai lavoratori alle imprese alle aziende, ma siamo consapevoli che siamo sulla strada giusta. E i dati lo dimostrano”.

Max

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Max Tamanti