Tarip e raccolta differenziata a Cori

La Tarip (Tariffa Puntuale) e il nuovo sistema di raccolta differenziata al centro dell’incontro pubblico che ha visto l’Amministrazione comunale di Cori – il sindaco Mauro De Lillis, l’assessore all’Ambiente Luca Zampi e l’assessore al Bilancio, Simonetta Imperia – e le istituzioni regionali – l’assessore al Ciclo dei Rifiuti Massimiliano Valeriani e il consigliere Salvatore La Penna – confrontarsi sulla sfida rappresentata dal nuovo metodo di raccolta dei rifiuti.
Nel corso dell’appuntamento, aperto peraltro alle sollecitazioni dei cittadini, sono emerse anche l’importanza nel prossimo futuro di realizzare una economia circolare dei rifiuti e la volontà della Regione di stabilire nuovi siti di smaltimento per far venir meno il sostanziale monopolio delle discariche e valorizzare il più possibile la raccolta differenziata in modo che i Comuni virtuosi possano godere di un maggior risparmio e i cittadini possano pagare tariffe ridotte.
E tra i Comuni virtuosi, come evidenziato dalle parole dei rappresentanti della Regione Valeriani e La Penna, figura proprio Cori. Il Comune lepino è infatti tra quelli che differenziano di più e cercano costantemente di migliorare il servizio di raccolta dei rifiuti, così come faranno anche attraverso il nuovo sistema della Tarip di cui, ha detto il Sindaco, “abbiamo solo cominciato a parlare in questo primo incontro, ma altri ne seguiranno in cui spiegheremo ai cittadini in maniera ancor più estesa cosa significa Tariffa Puntuale e come si articolerà questo progetto”.
Fondamentale in questo tipo di discorso è ovviamente la collaborazione tra le istituzioni, come nel caso del bando regionale, cui Cori partecipa, con il quale la Pisana sostiene l’introduzione della TARIP nei Comuni del Lazio.
 
“La Tarip potrebbe presumibilmente entrare a regime nel 2020 mentre già per il 2019 è prevista una diminuzione delle tariffe Tari”, così gli Assessori Imperia e Zampi che, rispondendo alle domande dei presenti sui comportamenti incivili posti in essere da quanti gettano i rifiuti sul suolo pubblico, hanno stigmatizzato certe condotte: “Ci appelliamo – è stato detto – al controllo da parte delle forze preposte, ma anche a un “patto” con i cittadini per una vigilanza comune del territorio, laddove le telecamere sono state addirittura oggetto di furto. Dobbiamo sentirci tutti partecipi di una stessa collettività e, in quanto tali, detentori di diritti e di doveri, sia come amministratori sia come cittadini”.