Home POLITICA Tav, il finanziamento dell’Ue salirà al 55%

Tav, il finanziamento dell’Ue salirà al 55%

Cambiano gli scenari in ambito Tav e in particolar modo per ciò che concerne la sfera di competenza, in termini di finanziamento Ue, per il progetto. Stando a quanto emerge, infatti, il finanziamento dell’Ue salirà al 55% infatti, per il tanto discusso progetto Tav.

“Italia e Francia portino avanti progetto, secondo accordi”, afferma la coordinatrice europea del Corridoio Mediterraneo, Iveta Radicova, che oggi ha partecipato al Cda Telt a Parigi.

Finanziamento Tav europeo sala a 55. Il Cda ha autorizzato il via libera ai bandi per i lavori, in Italia

Il Cda ha dato il via libera ai bandi per i lavori, in Italia. L’Unione Europea porterà al 50% i suoi finanziamenti per i progetti transfrontalieri TEN-T e quindi anche per la Torino-Lione. E’ questo che emerge in queste ore in termini di una rimodulazione finanziaria del progetto. E non è tutto.

Dovrebbe anche esserci in aggiunta anche la possibilità, come anticipato, di ottenere anche un 5% in più, in considerazione del fatto che il progetto della nuova Torino-Lione è gestito da un promotore pubblico italo-francese. Da qui, dunque, sbuca il famigerato 55% di cui si parla, appunto.

Aggiornamento ore 6,28

L’Unione Europea porterà al 50% i suoi finanziamenti per la Roma Torino con un aumento del 5% ulteriore. Questo è almeno quanto assicura la coordinatrice europea del Corridoio Mediterraneo, Iveta Radicova, la quale ha preso parte al Cda Telt a Parigi.

E’ del resto la Telt direttamente a fornire dati e ragguagli nel merito di questa novità. La coordinatrice Radicova ha dato espresso invito, dunque, all’Italia e alla Francia a condurre in porto il progetto secondo gli accordi, “con l’obiettivo di dare un contributo a superare le sfide ambientali comuni”.

La coordinatrice Radicova ha dato via all’apertura della seduta specifica con una dichiarazione sull’impegno europeo per l’espletamento del tunnel di base della Torino-Lione e delle vie di accesso nazionali. E il consiglio di amministrazione ha autorizzato il via libera ai bandi per i lavori, in Italia.

La coordinatrice dunque chiesto a Italia e Francia di proseguire secondo le intese, con il preciso intento di dare un contributo a andare oltre le sfide ambientali comuni.

Aggiornamento ore 9,54

Emergono nuovi elementi circa la novità in ambito Torino-Lione. Il presidente Cirio ha confermato il sostegno della Regione per il proseguimento dei lavori sulla base dell’essenza del progetto totale già oggetto di approvazione nello stesso momento in cui Telt ha chiarito di confermare l’impegno a verificare le intese tra i due Governi al termine della valutazione dei profili delle candidature, prima di iniziare conll’invio dei capitolati di gara alle imprese.

“La questione Tav Torino-Lione è sulla scrivania del presidente del Consiglio che dovrà interloquire con il suo omologo francese e con la Commissione europea. Anche in questo caso prenderemo la decisione migliore per i cittadini italiani”. A esprimersi in tal senso è il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, che si trovava a Genova per l’iniziativa legata alla cerimonia per la prima gettata di cemento del nuovo viadotto sul Polcevera.

In effetti il Terzo valico, per il ministro, “è un’opera che è stata definita negativa dal punto di vista economico. L’hanno detto i tecnici, non il sottoscritto. Io ho sempre avuto un approccio laico. Ma se guardo al ponte di Genova e a migliaia di chilometri di strade italiane che sono in dissesto perché non è stata fatta manutenzione, rimango sempre dell’idea che i soldi possano essere impiegati meglio”.

“Torniamo da Parigi dopo aver consolidato un risultato importante, frutto anche del lavoro di chi mi ha preceduto al governo del Piemonte, che ci ha permesso oggi di fare dei passi avanti importanti nella realizzazione di un’opera strategica per l’Italia e per l’Europa”: queste sono invece le parole del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, a margine del Cda di Telt.

Aggiornamento ore 13.39