Il ministro dei trasporti interviene sul caso Tav in TV e afferma: il contratto di governo è chiaro: lopera va ridiscussa. Sempre più complessa la vicenda politica legata al tema Tav con le parole che il ministro dei trasporti ha detto nel corso della trasmissione televisiva Agorà. Non voglio far spendere ai cittadini soldi che potrebbero essere spesi meglio”. Dunque alla luce di ciò, resta alta la tensione Lega-5S proprio sul caso Tav su cui il fronte governativo non sembra esattamente andare nella direzione di una piena convergenza di idee.
Secondo linterpretazione di Toninelli, nel contratto di governo tra M5s e Lega cè scritto “ridiscutere integralmente lopera, quello che stiamo facendo per la prima volta con consapevolmente”. In questi termini il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, durante la trasmissione Agorà si espresso sul Tav.
Io non voglio far spendere ai cittadini soldi che potrebbero essere spesi meglio”, ha detto, chiarendo anche che a fine gennaio arriverà il parere definitivo, dopo con la risposta di Bruxelles”.
In merito alla Torino-Lione, rispetto alla quale lipotesi del no alla Tav da parte dei tecnici sul fronte del rapporto costi-benefici si fa sempre più concreta, le divergenze poi si acuiscono. Intanto il vicepremier Salvini asserisce: “Il no al progetto o è ben motivato o chiediamo un parere agli italiani”. Lidea potrebbe essere quella dunque di un referendum: un suggerimento lanciato dal governatore del Piemonte Chiamparino su cui Salvini è possibilista. Di tuttaltro avviso è il parere di Di Maio, che è contrario, appunto.
Come è noto, il nuovo capitolo delle divergenze tra la componente leghista e quella grillina sul tema Tav è andato in scena quando la relazione consegnata al governo sul rapporto costi benifici non avrebbe fornito dettagli rassicuranti nel merito. Tuttavia secondo quanto trapela questa relazione sarebbe ancora “una bozza preliminare” che non sposterà il “no” dei 5Stelle. Il governatore della Lombardia Fontana, intanto, come il collega del Piemonte Chiamparino, si è detto a sua volta favorevole ad una consultazione popolare. Toninelli, più prudente, ha chiosato: “Solo in caso di necessità”.