TAVOLINI, LUPE ROMA: VIGILI TUTORI DELL’ORDINE O SCERIFFI?

    “Da tempo siamo impegnati in un percorso di collaborazione con l’Amministrazione sul tema delle occupazioni di suolo pubblico e siamo in prima fila in una battaglia per regole giuste, certe e uguali per tutte. Quanto avvenuto oggi a via di Sant’Agnese in Agone, però, non può non destare la nostra preoccupazione. La polizia di Roma Capitale fa il suo dovere intervenendo per far rispettare le regole, ma non comprendiamo la necessità di atteggiamenti aggressivi oltremisura: scaraventare per terra tavoli, sedie, tovaglie e stoviglie, alzare i toni di voce con frasi come ’è finita la fiera’, non sono modalità di intervento giustificabili né accettabili. Come cittadini ancora prima che come esercenti riteniamo di avere il diritto ad essere garanti da tutori dell’ordine e non da sceriffi. Se ci sono eccessi da pare di cittadini, o nello specifico di esercenti, senza voler richiamare il buon senso (auspicabile ma non obbligatorio), ci sono modi e mezzi di intervento previsti dalle norme. Tutto il resto, compreso parte di quanto visto oggi, è deprecabile e condannabile. Non sappiamo se c’è qualcuno che ha interesse ad esasperare gli animi e a creare un clima di guerra, di sicuro non siamo noi esercenti che ogni volta che siamo stati chiamati a dare il nostro contributo lo abbiamo fatto in maniera propositiva. Chiediamo al Sindaco Marino di rompere il suo assordante silenzio, di prendere atto di una situazione sempre più tesa e difficile e di intervenire”. Così in una nota Fabio Mina, Presidente Lupe-Roma (Libera Unione Pubblici Esercizi di Roma e provincia).