TAVOLINI, SOPRALLUOGO ALFONSI E CLEMENTE A VIA DI TOR MILLINA

     
     
     “Chiusa per protesta”. Così via di Tor Millina si è presentata stamattina al presidente del Municipio I Sabrina Alfonsi e al comandante della Polizia locale di Roma Capitale Raffaele Clemente, impegnati in un sopralluogo per verificare l’effettiva chiusura dei quattro esercizi sanzionati dopo lo sgombero dei tavolini di mercoledì scorso. A notificare la chiusura gli uomini del I Gruppo di Polizia locale. Oltre alle attività colpite dai provvedimenti dei vigili urbani in base ai Piani di massima occupabilità, hanno abbassato le saracinesche anche gli altri esercenti della via, restando aperti soltanto la gelateria “Quinto”, un bar, una farmacia e una frutteria. Al posto di tavolini e ombrelloni, cartelli affissi alle serrande che si rivolgono al sindaco Ignazio Marino chiedendo le dimissioni dell’assessore capitolino al Commercio Marta Leonori, del presidente della commissione Commercio Orlando Corsetti e della stessa Alfonsi. “Sospensiva dei Pmo e ritorno alla tolleranza del Municipio come in passato”, con l’apertura di “un tavolo congiunto” le richieste degli esercenti, in gran parte al momento in sit in a piazza della Madonna di Loreto. Nel mirino anche il Circolo degli Artisti, “locale abusivo emblema del Pd romano” e il vicecomandante della Polizia locale Antonio Di Maggio, che ha guidato lo sgombero della scorsa settimana. Ma Alfonsi replica: “Con i Piani di massima occupabilità facciamo rispettare le regole, non si può tornare indietro. Non è una battaglia contro il commercio”. E un signore che abita a via della Pace mostra il certificato medico che racconta la sua esperienza: “Il 5 luglio l’ambulanza del Santo Spirito che doveva venire a prendermi perché avevo un malore non è riuscita a passare perché la strada era invasa dai tavolini”.