TERMINI, LA REPUBBLICA: VERTICE SU SICUREZZA, GIP A MARINO: “É UN INFERNO”

    “L’allarme a Termini approda, oggi, sul tavolo del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza. Dopo i numerosi appelli delle compagnie ferroviarie e le denunce dei viaggiatori che negli ultimi mesi sono stati vittime di scippi e aggressioni, ora a testimoniare l’urgenza è una procedura insolita: la procura scrive al sindaco dopo l’ennesimo episodio di violenza nello scalo romano”. Lo scrve Laura Serloni su La Repubblica.
    “Il caso è quello di un somalo, irregolarmente in Italia, che ha violentato una turista inglese alla stazione lo scorso 19 maggio – si legge nell’articolo – Nell’ordinanza di custodia in carcere, il gip Rosaria Monaco scrive che ’l’episodio è particolarmente grave perché peraltro dimostra l’insicurezza di posti pubblici quali la stazione Termini ormai luogo di ritrovo di gente allo sbando, senza tetto, di incontro di uomini e donne dediti alla prostituzione, di soggetti dediti allo spaccio di stupefacente, con parallela elevata vulnerabilità di cittadini, viaggiatori e turisti esposti a rischi per la propria incolumità, in assenza di adeguata protezione che in una città come Roma, meta turistica quale si pregia di essere, dovrebbero essere garantite attraverso la predisposizione e il potenziamento di agenti polizia di Stato e di vigilanza dei vigili di Roma Capitale per ventiquattro ore’. C’è di più. Alla fine dell’ordinanza, il giudice dispone che una copia sia inviata al sindaco Ignazio Marino, ’per la parte descrittiva della circostanza del fatto e per le condizioni ambientali della stazione Termini’. La procura, dunque, richiama il primo cittadino. Le quattro pagine d’ordinanza sono arrivate sul tavolo del Gabinetto del sindaco e, oggi, il primo argomento all’ordine del giorno del Comitato sarà proprio la questione sicurezza nello scalo centrale della città. Gli appelli, d’altronde, piovono da mesi e da più parti. Qualche giorno fa Ntv in una nota ha sottolineato come ’la pressione sociale della crisi economica si riversa sulla tranquillità di viaggiatori e dipendenti delle imprese ferroviarie. La situazione è diventata allarmante: le aziende sono costrette ad affidarsi alla sicurezza privata’. Non è un caso la denuncia dalla proprietaria dell’hotel Locarno che racconta di essere stata minacciata di morte alla stazione e di aver chiamato il 113 che aveva già ricevuto altre 50 denunce simili”.