Terremoto, bollette sospese per i cittadini colpiti

    Tutti i cittadini del centro Italia, colpiti dal terremoto del 2016, ma anche gli ischitani, potranno usufruire della misura di sospensione delle bollette di luce, gas e acqua fino al 2020. Buone notizie dunque per per tutti coloro che, a causa del terremoto, hanno avuto le utenze inagibili. La decisione è stata presa da Arera, l’autorità che si occupa di energia, acqua e rifiuti, con la delibera 587/2018.
    Una delibera molto attesa, dal momento che la sospensione sarebbe scaduta tra poche settimane, il primo gennaio del 2019. La proroga delle fatture emesse o da emettere alla data del terremoto riguarda tutti coloro che hanno la casa, lo studio o l’azienda inagibile. Non solo: a prescindere dalla dichiarazione di inagibilità, la sospensione verrà applicata anche tutte le utenze che si trovano nelle “zone rosse” fino al 31 dicembre del 2020. Il motivo è pratico: molti immobili, pur agibili, non possono essere abitati proprio perché si trovano in un’area interdetta.
    I consumatori titolari di utenze in zone rosse sono anche esentati dal pagamento dei servizi di rete e degli oneri generali. A differenza della sospensione, quindi, in questo caso parliamo di costi che non dovranno mai essere pagati. Stesso discorso per le voci relative ai servizi di acquedotto, fognatura e depurazione in bolletta idrica. Sempre fino al 31 dicembre 2020 non saranno dovuti neanche i costi per nuove connessioni, disattivazioni, riattivazioni o volture. E i fornitori di gas e luce dovranno azzerare anche tutte le componenti fisse.
    Arera ha specificato che per i comuni terremotati di Ischia (Casamicciola Terme, Lacco Ameno e Forio) l’atto di sospensione delle bollette fino al primo gennaio 2020 si potrà ottenere solo presentando la dichiarazione di inagibilità del fabbricato. I gestori di queste utenze non potranno agire per morosità, neanche se si tratta di debiti accumulati prima del terremoto del 21 agosto 2017.