ULTIME NOTIZIE

The Full Monty: Luca Ward e Paolo Conticini nudi sul palco

“E speriamo che i fari sparati sul pubblico funzionino sempre al momento in cui rimarremo nudi. Sennò potrebbe essere imbarazzante”. Luca Ward ci scherza ma in realtà sa che, a dare ulteriore ‘pepe’ e curiosità a quest’imponente musical che si appresta a debuttare al Teatro Colosseo di Torino (dal 17 ottobre), è sicuramente la prospettiva – per ragazze, mamme, nonne, milf, ecc – di riuscire ‘a capirci qualcosa’ quando, al culmine dello strip, potentissimi fari ‘dovrebbero’ celare alla platea la totale nudità, sua e del collega paolo Conticini.
E già perché la messa in scena parla chiaro, ci troviamo davanti a ‘The Full Monty’, la trasposizione del film britannico campione d’incassi del 1997 (scritto da Terrence McNally e musicato da David Yazbeck), incentrato su un gruppo di amici che per sbarcare il lunario mettono su un divertente spettacolo-spogliarello.
Sulla scia del fortunato musical – che ha a sua volta sbancato Broadway – dopo il primo fortunato tour del 2013, ora lo show musicale firmato da Massimo Romeo Piparo, torna con un cast ‘rivisto’ per un’edizione altrettanto innovata.
Accanto a Paolo Conticini e Luca Ward, ecco Gianni Fantoni, Jonis Bascir, Nicolas Vaporidis, e circa 30 tra performer e danzatori per uno spettacolo che – come ai bei tempi – vanta l’orchestra live, diretta dal Maestro Emanuele Friello.
“Quando nel 1997 uscì il film The Full Monty – racconta Massimo Romeo Piparo – veniva stigmatizzata attraverso la commedia una piaga della società di quell’epoca: la grande trasformazione dell’economia industriale con una conseguente perdita di milioni di posti di lavoro in tutta Europa. La disoccupazione sembrava un fulmine a ciel sereno con cui iniziare a fare i conti. Ebbene riproporre ancora oggi questo titolo ha il sapore amaro della presa d’atto che questi conti non sono ancora chiusi! La incredibile attualità di questo testo fa sentire forte la sua voce ancora nel 2019 e forse ancora di più di allora. Il lavoro E’ il tema dei temi. La disoccupazione ha trasformato il nostro Paese come l’intera Europa. Ed ecco che il Musical, genere di intrattenimento popolare per eccellenza, corre a ricoprire il proprio ruolo di ‘specchio della realtà’ proponendo due ore e mezza di puro divertimento lascando riflettere lo spettatore su come a volte basti un’idea, una semplice idea, qualunque essa sia, per dare una svolta alla propria vita. Credendo però in sé stessi. Ecco, se c’è un motivo per non perdere questa commedia ricca di sfumature è proprio la carica esplosiva di autostima e incitazione a reagire che trasmette”.
Ricordiamo infine che le coreografie sono di Roberto Croce, le scenografie di Teresa Caruso, i costumi di Cecilia Betona, ed il suono di Davide Zezza.
Max