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Tiago Pinto come Candido, ma ricuce lo strappo Dzeko-Fonseca

Tiago Pinto, in una delle sue prime apparizioni davanti alla stampa, cita Candido, il personaggio inventato da Voltaire costretto a risolvere tutte le insidie del mondo. Un po’ quello che è successo al nuovo direttore generale giallorosso, che dal suo insediamento a Trigoria si è trovato a fronteggiare un cumulo di questioni spinose.

Dal derby perso all’eliminazione dalla Coppa Italia, poi Fonseca in bilico e il malumore dei tifosi. Le ultime vittorie e il terzo posto blindato hanno schiarito le nubi, ma rimaneva da sciogliere ancora il nodo capitano. La questione Dzeko si è trascinata per settimane: il bosniaco era ai ferri corti con Fonseca dopo il duro scontro avvenuto nel tunnel dell’Olimpico a seguito dell’eliminazione dalla Coppa Italia per mano dello Spezia.

Nemmeno il mercato è riuscito a separarli. Naufragata l’ipotesi inter rimaneva solo una possibilità: risolvere la questione tra Dzeko e Fonseca per evitare sconquassi interni. È con un sorriso compiaciuto che Tiago Pinto ha annunciato in conferenza i passi in avanti compiuti dalle parti in causa: Fonseca e Dzeko lavoreranno insieme per il bene della squadra. Ma ad una condizione: l’attaccante non sarà più il capitano, almeno per il momento.

È questa la soluzione adottata dalla società per ricucire lo strappo: “Le famiglie risolvono i problemi e quando lo fanno ne escono più forti”, ha dichiarato il general manager. Un passo in avanti deciso favorito anche dall’atteggiamento di Dzeko, pronto a chiedere scusa al tecnico e alla squadra. Ora corre per la Juve, ma la sua convocazione non è ancora scontata. Intanto la Roma ha presentato la patch speciale che indosserà contro i bianconeri per celebrare i 150 anni di Roma Capitale.