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Torna il pezzotto pirata per vedere Sky, DAZN e Netflix gratis: ma è illegale e ruba i dati sensili degli utenti. Ecco come

In moltissimi hanno esultato rispetto a quello che è emerso nei giorni scorsi quando, secondo accertamenti, nonostante il gran lavoro della Guardia di Finanza che ha oscurato diversi siti pirata che rubavano i segnali dei network televisivi a pagamento, le tivvù illegali hanno ripreso a funzionare.

Si tratta delle note IPTV, come sappiamo piattaforme illegali che a fronte di prezzi molto bassi permettono di vedere tutto e gratis di ciò che i network a pagamento trasmettono: il calcio e il cinema di Sky, tanto per incominciare. Ma non solo.

Anche DAZN oppure anche i film e le serie TV di Netflix. Ma come fanno? Semplice: tramite un servizio di rimodulazione dei segnali trmaite VPN e poi, una volta oscurati i canali, tramite l’invio in forma privata ai clienti dei codici di accesso attraverso le reti crittografate di WhatsApp e Telegram.

Ma al di là del fatto che si tratta di procedura illegale, c’è anche un altro rischio? Quale? Quello degli abusi sulla privacy dei clienti. Ovvero? E’ presto detto.

Torna il pezzotto pirata per vedere Sky, DAZN e Netflix gratis: ma ruba i dati sensili degli utenti. Ecco succede e come evitarlo

I noti VPN e IPTV dunque,  possono rubare i dati: occorre dunque fare attenzione ai servizi gratis, che al di là di essere fuori legge, possono far male alla riservatezza di ognuno.

Aggiornamento ore 00,34

E’ stato accertato come l’utilizzo combinato di VPN e IPTV possa portare al furto dei dati sensibili degli utenti: il rischio è quello di incappare in situazioni che potrebbero compromettere la sicurezza dei dati personali.

Il dato nasce dalla presenza di soluzioni gratuite registrate su area cinese. I server delle aziende che mettono on line i servizi mettono anche i clienti nelle condizioni di accettare dei servizi che implicano la volontà di cedere i dati sensibili ad aziende terzi, o pare anche addirittura al governo cinese stesso.

Si tratterebbe di un sistema che sincronizzando i VPN e le IPTV userebbe un software di tracciamento che è capace di memorizzare i file log sul server, che risalgono dunque alle attività svolte dal consumatore finale stesso.

Chiunque le ottenga, potrebbe disporre di informazioni molto lucrative: si sospetta, tra le ipotesi, che vengano ceduti a terzi per riuscire a fornire le migliori pubblicità o introiti molto ricchi.

Aggiornamento 4.11

E’ quindi questo l’ultimo aspetto negativo di quei servizi di streaming video, come appunto le fantomatiche IPTV, che tra l’altro sono profondamente illegali. Come sappiamo le autorità stanno facendo di tutto per oscurarle.

Il progetto di oscurarle aveva un nome molto indicativo: eclissi. Ma alla fine dei conti, Eclissi non è stata e la pirateria anzi, continua a funzionare. Stiamo parlando delle famose TV illegali che consentono di vedere gratis i canali a pagamento e vale a dire, principalmente, quelli di Sky, DAZN e Netflix tanto per incominciare.

Stiamo parlando delle note IPTV, le tv pirata che alla fine dei conti non sono state né oscurate nè battute. Anzi, continuano funzionare e hanno trovato un modo per aggirare la legge.

Quale? E’ presto detto. Il modo tramite cui le iptv illegali e pirata continuano a funzionare è quello di usare WhatsApp. Ecco come.

Iptv pirata funzionano ancora tramite WhatsApp: ecco come diffondono il modo di vedre canali gratis Sky, DAZN e Netflix gratis.

La guerra contro le IPTV per il momento, se non persa, è in stand by. La famosa operazione “eclissi” è finita, e non ha portato grossi risultati. Infatti tutto di nuovo online grazie a WhatsApp.

Il mondo IPTV ha lanciato una nuova sfida alla Guardia di Finanza rimettendo tutto di nuovo disponibile in rete. Come? Con la pirateria il mondo della TV a pagamento ha perso tantissimi utenti nel corso degli anni.

Malgrado tanti interventi, il servizio IPTV è stato utilizzato come principale per diffondere i contenuti pirata in giro per il mondo e con grande successo. Infatti, benché si tratti di una cosa illegale, gli utenti si trovano a pagare 10 euro al mese ancichè centinaia di euro e questo malgrado sia illegale.

E, anzi, malgrado la Guardia di Finanza fosse riuscita a chiuderne in tante e senza troppi problemi, con un blitz che ha portato alla chiusura di tantissimi server.

Ma dopo il blitz delle Fiamme Gialle sembra che il servizio sia ritornato di nuovo operativo grazie a WhatsApp.
Proprio infatti tramite WhatsApp, gli hacker e i creatori del famoso ‘pezzotto’ hanno diffuso in maniera rapidissima i nuovi codici.

Aggiornamento ore 13,14