TORNA L’ALLARME PIDOCCHI: I CONSIGLI DELL’ESPERTO SUL COME COMBATTERLI

    Con l’avvento della scuola, e la riaccensione dei termosifoni, tra le mamme torna a materializzarsi l’annuale incubo: i pidocchi. Quindi, laddove la cute di qualche bimbo dovesse mostrarne traccia, per lo sventurato scolaretto avrà inizio il ’torturante’ iter del ’pettinino’ ’strappacapelli’, e di shampoo o soluzioni ’puzzolenti’ per spazzare via l’ospite indesiderato, C’è poi ancora chi, tra i genitori, associa la presenza dei capelli lunghi, rasando inutilmente a zero i propri figli. Ma come rivela all’agenzia di stampa AdnKronos il prof. Italo Farnetani, ordinario alla Libera università degli studi di scienze umane e tecnologiche di Malta, “Intanto bisogna dire che il problema è molto diffuso: si registrano già moltissimi casi e nel corso dell’anno si arriverà a un milione e mezzo di alunni colpiti, che li passano talvolta anche ai genitori. La buona notizia – assicura però il pediatra – è che non esistono super-pidocchi: se tornano o non vanno via la colpa è di errori o ritardi nella disinfestazione”. Quindi Farnetani dispensa tre preziosi consigli alle mamme in ansia: “acquistate i prodotti meno cari ma seguire scrupolosamente le indicazioni e il dosaggio; adottare il controllo ’del sabato’ per intercettare eventuali nuovi arrivi; ricordare sempre di ripetere il trattamento a distanza di otto-dieci giorni, per eliminare anche eventuali sopravvissuti”. Intanto urge saper distinguere la presenza delle lendini (uova del pidocchio), che “in genere si trovano ben attaccate al capello, a qualche centimetro dal cuoio capelluto, mentre la forfora è sulla cute, ma essendo leggera può spostarsi sui capelli. Basta allora fare il test del soffio: se soffiando sul corpo estraneo questo si stacca e vola via, è forfora. Altrimenti è bene armarsi di pazienza, sfilare la lendine, eliminarla e mettersi all’opera per un controllo generale”. L’esperto pediatra spiega anche che, diversamente da come si crede, non è vero che il pidocchio passa da una testa all’altra: “Prendere i pidocchi non è affatto questione di scarsa igiene o di basso livello sociale, ma soltanto sfortuna. Basta essere nel posto sbagliato al momento sbagliato, e anche la chioma più pulita non sfuggirà all’attacco. Le lendini, una volta annidatesi sul capello, si schiudono dopo otto giorni. E prediligono l’area della nuca e quella intorno alle orecchie. Piccole, biancastre ed ovoidali, si collocano preferibilmente a un centimetro dalla cute. Basterebbe un controllo attento una volta a settimana ogni sabato per intercettare le lendini prima che si schiudano. Certo, da metà ottobre a fine marzo è il periodo ’peggiore’”, spiega l’esperto che avverte ancora: “con l’arrivo dei primi freddi, occhio anche al cappello. Meglio non appenderlo, a scuola, vicino a quello dei compagni, perché i parassiti possono ’invaderlo’. In caso di infestazione, gli abiti vanno lavati a 90 gradi o a secco. E così anche le lenzuola”.. Come raccomanda il pediatra, “niente panico: i prodotti efficaci ci sono, funzionano e la procedura è relativamente rapida. Se non si riesce a vincere un’infestazione pur avendo fatto tutto a puntino, la ’colpa’ è del fatto che in classe qualcuno trascura il problema, così gli insetti continuano a propagarsi. Secondo me, il ritorno regolare di questi parassiti è dovuto in parte alla mancanza di controlli, in parte anche alla crisi. Basta un bimbo che non fa il trattamento per infettare in poco tempo tutta una classe. Ormai abbiamo una vasta scelta di spray, oli e shampoo ad hoc, efficaci e non troppo aggressivi per la cute e i capelli dei piccoli, che sono però anche piuttosto costosi. Così capita che i genitori rinviino il trattamento, o ricorrano a più economici metodi della nonna e al fai da te. Per non parlare di mamme e papà ’distratti’, che dimenticano di fare controlli regolari della testa del bambino. Ormai in molte classi i genitori si riuniscono in chat, cosa che facilita le segnalazioni e il trattamento ’di massa’ – aggiunge ancora il professor Farnetani – Il problema è che i controlli ’latitano’. Studi ci dicono che il 2-10% dei bimbi non viene mai visto dal pediatra durante l’anno, possiamo solo immaginare quanti sono quelli che non subiscono verifiche regolari anti-pidocchi”. Quindi attenzione: “E’ sbagliato lavare i capelli al bambino una volta a settimana. Basterebbe farlo due volte e controllare in queste occasioni l’eventuale presenza di lendini o pidocchi, per intercettare l’infestazione agli inizi”.
    M.