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Torpignattara, il giorno dopo la voragine: rabbia e delusione tra gli abitanti del quartiere

Il giorno dopo a via Zenodossio, a Torpignattara, rimane il rumore delle macchine escavatrici, a lavoro dove il giorno prima due automobili sono sprofondate, risucchiate dal terreno. La voragine è ancora lì, aperta come una ferita al cuore del quartiere. Intorno qualche curioso che osserva i lavori in corso, e una schiera di serrande chiuse. Quelle dei negozi che non potranno tirar su le serrande chissà ancora per quanto. Rimane lo sconcerto degli abitanti di Torpignattara, anche la rabbia. Perché, dicono, poteva accadere ovunque.

C’è chi in ogni caso ha deciso di aprire la propria attività: come Cesare, proprietario dell’officina Monster Bike, che ieri ha assistito col cuore in gola all’apertura della voragine, grande 6 metri: “Abbiamo sentito rumori di plastiche che si rompevano, poi abbiamo visto le due macchine sprofondare e molta gente correre in strada. È stato brutto – racconta il proprietario dell’officina a Radio Roma – abbiamo avuto paura, perché inizialmente pensavamo che ci fosse qualcuno in macchina. Per fortuna non era così, ma rimane l’amaro in bocca”.

Rimane l’amarezza, per quello che sarebbe potuto succedere e per le conseguenze che l’episodio avrà sulle attività commerciali della zona: “C’è amarezza perché non vengono fatti controlli, altrimenti queste cose non succederebbero. Oggi ci troviamo con un garage chiuso, delle attività chiuse, dopo il difficile periodo del lockdown”.