TPL, IMPROTA: FONDO NAZIONALE TRASPORTI PENALIZZA GRANDI CITTÀ COME ROMA

     
     
     “Il sistema del trasporto locale in grandi città come Roma è sull’orlo del default. Ma nel frattempo la scelta fatta in questo Paese di privilegiare il trasporto su gomma non è più sostenibile. Se il Governo non decide di avviare un’inversione di tendenza sul trasporto, con un nuovo approccio strategico, grandi centri urbani come Roma nel giro di qualche anno arriveranno alla paralisi”. A dichiararlo, in una intervista pubblicata questa mattina sul Sole 24 Ore, a firma di Laura Serafini, l’Assessore alla Mobilità e ai Trasporti di Roma Capitale Guido Improta, come riferisce una nota. “Nell’immediato abbiamo bisogno di quattro leve per uscire dall’impasse, misure già condivise da molti Comuni a livelli di Anci – spiega Improta – In realtà ci aspettavamo misure per incentivare le aggregazioni nel comparto delle municipalizzate già nello Sblocca Italia. Ma i pochi margini di manovra finanziaria potrebbero convincere l’esecutivo a privilegiare, nella Legge di Stabilità, il trasporto, proprio per la situazione di dissesto finanziario”. Nel mirino dell’Assessore anche la ripartizione del Fondo nazionale trasporti, che ha una dotazione di 4,9 miliardi, oltre agli 1,8 miliardi che vanno alle Ferrovie: “Il Fondo ha una serie di anomalie. Da una parte garantisce un forte contributo alle Ferrovie a fronte del contratto di servizio senza che siano applicati i costi standard, che il Comune di Roma ha deciso di adottare dal 2015. Dall’altro lascia alle Regioni, le quali anch’esse non prendono a riferimento i costi standard, i criteri di una ripartizione che penalizza i grandi centri senza tenere conto della domanda. Roma assorbe il 70% della domanda dei trasporti del Lazio e riceve solo il 26% delle risorse. E ancora, il Fondo si riduce se i comuni pongono in essere politiche per spostare più utenti sul servizio pubblico a scapito dell’auto privata. Ma questo va contro l’obiettivo fondamentale di incentivare l’uso dei mezzi pubblici”. L’Assessore auspica anche un maggiore coinvolgimento delle Ferrovie nella gestione del trasporto locale: “Roma è attraversata da 8 linee ferroviarie regionali. Le frequenze su questa tratta possono essere ripensate in chiave metropolitana, per spostare su rotaia il traffico che congestiona le consolari. Ne avevamo parlato con il precedente Ad di Fs, Mauro Moretti, che si era mostrato disponibile. Le Ferrovie – continua Improta – potrebbero entrare in gioco anche in un’eventuale aggregazione con le società dei trasporti di Roma e dei Comuni dell’hinterland, come del resto è stato già fatto con successo a Milano”. Altra misura auspicata dall’Assessore capitolino, scrive Laura Serafini, “la possibilità per i cittadini di detrarre dalla dichiarazione dei redditi una parte del costo dell’abbonamento ai mezzi pubblici, che a Roma dovrebbe aumentare da 250 a 280 milioni nel 2015”.