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Tragedia funivia del Mottarone: “freni di sicurezza non hanno funzionato. Forse è disastro colposo”

All’indomani della terribile tragedia che ha coinvolto una cabina della funivia che collega Stresa al Mottarone, analizzando i resti del mezzo, e attraverso le testimonianze, il Tenente Colonnello Giorgio Santacroce, del Nucleo operativo dei carabinieri di Verbania, spiega che la cabinovia è precipitata per “15-20 metri, poi ha rotolato per qualche decina di metri e si è fermata contro due tronchi di alberi”.

Tragedia della funivia del Mottarone: perché quel cavo è stato trovato tranciato?”

Ch si sia trattato di una sorta di ‘caduta libera’, il fatto che alcuni corpi sono stati sbalzati fuori dell’abitacolo, e dunque rinvenuti a diversi metri di distanza dal cavo tranciato. Erano circa le dodici quando, ancora una manciata di metri, e la funivia avrebbe terminato la sua corsa in sicurezza. Già la sicurezza: perché il cavo si è rotto?

Il procuratore capo di Verbania non esclude che si possa procedere per “disastro colposo”

Come spiega infatti il procuratore capo di Verbania che sta si occupando dell’incidente, Olimpia Bossi: “Il cavo era tranciato a terra e il sistema di freni di sicurezza pacificamente non ha funzionato perché la cabina si sarebbe bloccata. Al momento quello che è certo è che si indaga per “omicidio colposo plurimo per le 14 vittime e lesioni colpose per il bimbo ferito”, ma il procuratore capo non esclude che si possa procedere per “disastro colposo, una fattispecie specifica prevista come attentato colposo alla sicurezza dei trasporti”.

Il procuratore capo di Verbania: “Non penso che ci saranno iscrizioni oggi, prima la documentazione”

Riguardo alle indagini, probabilmente ad eseguire gli accertamenti tecnici che saranno necessari per chiarire le cause della tragedia, la procura di Verbania sta pensando di affidarsi al Politecnico di Torino, in particolare ad esperti di impianti a fune. Ad ogni modo, ha commentato il procuratore capo, che sta conducendo l’inchiesta in collaborazione con il sostituto Laura Carrara, ”Non penso che ci saranno iscrizioni oggi, dobbiamo ancora avere il quadro completo ed esaustivo di tutti i soggetti giuridici che a vario titolo sono interessati alla gestione o alla revisione dell’impianto, stiamo acquistando tutta la documentazione relativa e sulla base di questa valuteremo“.

Il procuratore capo di Verbania: “Vorrei evitare inutili iscrizioni nel registro degli indagati”

Come ha aggiunto poi la Bossi entrando nel merito delle indagini, ”C’è l’ente proprietario che deve essere ancora chiarito se è tuttora la Regione Piemonte e/o il Comune di Stresa, c’è la società che gestisce l’impianto che è la società Ferrovie del Mottarone, ci sono le società che hanno effettuato lavori di ristrutturazione dell’impianto che hanno riguardato il biennio 2014-2016 e c’è una società incaricata della revisione annuale (la normativa prevede una revisione annuale), l’ultima ci risulta effettuata nel novembre 2020, circa sei mesi fa”. Per ora, ha aggiunto, ”Stiamo acquisendo i report finali che per legge devono essere trasmessi a un ufficio periferico territoriale del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e anche sulla scorta di quello che emergerà avremo un quadro completo. La mia intenzione è quella di evitare iscrizioni nel registro degli indagati inutili, ma al tempo stesso senza correre il rischio di ometterne altre in vista del conferimento di incarichi di consulenza che potrebbero essere anche di carattere irripetibile”.

Il ministro Giovannini: “Istituita una Commissione governativa da affiancare alla magistratura”

Dal canto suo Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture, uscendo dal tavolo tecnico al Palacongressi di Stresa, dopo aver rimarcato che “E’ un giorno di grande tristezza, tutto il Paese, il governo, si stringe intorno ai familiari delle vittime”, ha affermato che tutti gli aspetti ancora oscuri dell’incidente sul Mottarone, “verranno chiariti. Il ministero già ieri sera ha istituto una commissione che si aggiunge alle indagini della magistratura” .

Il ministro Giovannini: “Ora è cruciale l’assistenza ai familiari. Ringrazio il sindaco per il lutto cittadino”

Dunque, ha assicurato, “non mancherà l’impegno di tutte le istituzioni non solo per evitare che questo accada ancora, ma per aiutare chi è stato colpito. Fin da ieri tutte le istituzioni hanno reagito in maniera straordinariamente rapida, efficiente e coordinata. L’assistenza ai familiari, in questo momento è cruciale, le azioni che sono state messe in atto non devono terminare”. Quindi ha poi aggiunto Giovannini congedandosi, “Ringrazio il sindaco per una giornata di lutto cittadino, questa comunità proprio in un momento di ripartenza è stata particolarmente colpita da questo evento è ha dimostrato già nelle ore scorse senso di responsabilità e partecipazione”.

Il presidente degli ingegneri: “L’incidente è inspiegabile, l’Italia è leader nel mondo in queste opere”

Dal punto di vista ‘tecnico’, chiamato ad esprimere un giudizio su quanto avvenuto, il presidente del Consiglio nazionale ingegneri, Armando Zambrano, ha spiegato che “Negli ultimi anni da parte degli operatori non ci sono mai stati motivi di allerta che facevano ipotizzare una carenza o nella normativa o nelle procedure di controllo del funzionamento delle funivie. L’incidente di Mottarone è inspiegabile visto che l’Italia è leader nel mondo nella realizzazione di questo tipo di opere, anche dal punto di vista della sicurezza“. Oltretutto, aggiunge l’esperto, “Le manutenzioni sono state effettuate nei modi e nei tempi programmati; anche perché stiamo parlando di un tipo di opere molto attenzionate ed essendo tutto a vista si possono controllare abbastanza agevolmente“.

Max