TRE SOCIETÀ DI LANUVIO OCCULTANO RICAVI PER CIRCA 48 MILIONI

Un’operazione da 48 mln di euro circa quella portata a compimento dalla Guardia di Finanza romana. Tre società di Lanuvio, operanti a livello nazionale nel settore degli autotrasporti di merci e della logistica, avrebbero occultato al Fisco, in tre anni, ricavi per circa 48 milioni di euro, oltre ad evadere IVA per oltre cinque milioni di euro. 

Dagli accertamenti delle Fiamme Gialle è emersa l’esistenza di un piano ben congegnato: approfittando di tale modalità di gestione economicamente giustificabile e giuridicamente corretta, le due società di trasporto  avrebbero emesso verso il soggetto per conto del quale operavano anche fatture per operazioni mai effettuate, al fine di consentirgli di abbattere gli utili e l’IVA da versare all’Erario. Viceversa, le medesime maturavano ingenti esposizioni debitorie nei confronti dello Stato, in relazione ai ricavi derivanti sia dalle prestazioni effettivamente rese che da quelle fittizie risultanti dalle fatture false, che non sarebbero mai state onorate, come dimostrato dalla assoluta mancanza di versamenti delle imposte dovute.

Essendo ritenuta inattendibile la contabilità delle tre imprese, i militari hanno ricostruito la fitta trama dei rapporti finanziari ricorrendo all’esame dei conti correnti postali e bancari ad esse riconducibili, movimentati con somme che non hanno infatti trovato traccia nei registri contabili.  

A comprovare la fondatezza delle contestazioni, vi è la circostanza che gli interessati hanno chiesto di avvalersi dell’”adesione integrale al contenuto del processo verbale di constatazione”, istituto deflattivo introdotto nel 2008 che, a fronte dell’accettazione, da parte del contribuente, di tutte le contestazioni dei finanzieri inerenti a violazioni sostanziali in materia di IVA, IRAP e imposte sui redditi e quindi al pagamento di quanto dovuto allo Stato, consente ai contribuenti interessati uno sconto rilevante sulle sanzioni irrogate.

La Redazione