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Tria: “Fermare la Tav? Non c’è una maggioranza”

Ore tese, delicate, all’interno delle varie componenti della maggioranza. All’ordine del giorno, nel novero dei tanti temi in agenda del governo Conte, c’è il dibattito su riforme, conti e soprattutto flat tax ma anche Tav. E proprio sulla Tav, in queste ore, è tornato a esprimersi Tria.

Il ministro dell’economia Tria si esprime sulla Tav: “per farmarla occorre una Legge”

Sono abbastanza chiare le parole del ministro Tria in termini di commento sul tema della Tav. Come noto, il fascicolo sul percorso che dovrebbe condurre alla ferrovia ad alta velocità Torino – Lione è sempre più controverso e dibattuto, e tra le parti non si è certo, nel tempo, riscontrata piena unità di vedute.

Ora emergono le parole di Tria che provano, in qualche modo, a fare chiarezza.  “Le sembra che la Tav sia stata interrotta? Per fermare la Tav occorre una legge, non vedo in Parlamento una maggioranza che sia in grado di approvare questa legge”.

Con queste parole si è espresso il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, durante la trasmissione “Quarta Repubblica” in onda questa sera su Rete 4.

Aggiornamento ore 05,01

Non solo Tav, però, tra i commenti del ministro dell’economia Tria nel corso della sua partecipazione alla trasmissione televisiva Quarta Repubblica su Rete 4. Si è parlato, infatti, anche di Autostrade.

“Bisogna vedere se ci sono margini per cambiare le concessioni. Si tratta di un problema giuridico”, ha chiarito Tria da questo punto di vista. E poi, ancora, altro tema, altro chiarimento da parte del ministro.

In questo caso si parla di reddito di cittadinanza e Quota 100. “In realtà abbiamo messo dei fondi in eccesso, l’abbiamo chiamata una manovra prudenziale. In realtà io sono stato sempre convinto che avevamo messo dei fondi in abbondanza”, ha ammesso Tria, sempre durante la trasmissione.

E nel merito del “reddito di inclusione, secondo le nostre stime, tra i potenziali beneficiari solo il 50% ne avrebbe usufruito e noi avevamo messo fondi per l’80%”, ha chiosato.

Aggiornamento ore 08,49

A margine dell’intervento di Tria, che è stato sollecitato ovviamente sui temi caldi dei conti italiani e della procedura di infrazione che, ancorché non avanzata, rappresenta comunque un monito per l’Italia nell’indirizzare la propria contabilità verso i binari indicati da Bruxelles, arrivano anche le parole della Von der Leyen a parlare, globalmente, dei prossimi indirizzi economici europei.

“Voglio garantire che in una economia sociale di mercato ogni persona che lavora a tempo pieno possa avere un salario minimo che garantisca una vita dignitosa“, ha infatti Ursula von der Leyen.

Che poi ha chiarito: “Dobbiamo lavorare nell’ambito del patto di stabilità e crescita, dobbiamo utilizzare tutta la flessibilità permessa dalle regole”, dice la candidata alla presidenza della Commissione europea, chiarendo come “bisogna riconciliare l’economia col sociale” e che l’economia deve essere al servizio delle persone”.

Aggiornamento ore 12.39